Ristoranti aperti per cena, attesa anche per palestre e cinema: l’ordinanza della Regione per la zona bianca. Resta il coprifuoco

La zona bianca in Sardegna.

Ristoranti aperti fino alle 23, bar, pub, caffetterie e simili fino alle 21. Rimandata provvisoriamente la riapertura delle palestre, le scuole di danza (senza contatto), i centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica, i musei e i luoghi della cultura. Resta il divieto di circolare al di fuori della propria residenza dalle 23.30 di ciascun giorno fino alle ore 5 del successivo (coprifuoco). È obbligatorio usare sull’intero territorio regionale e per l’intera giornata le mascherine anche all’aperto. Il governatore Christian Solinas ha firmato l’ordinanza che regola la zona bianca. Nessuna novità rispetto a quanto anticipato: la ripartenza della Sardegna avverrà in maniera graduale e senza dimenticare che la pandemia esiste ed è un attimo far scattare nuovamente l’allarme.

Da oggi riaprono i ristoranti a cena e i bar per l’aperitivo, ma torna a fiatare il mondo della cultura, come cinema e teatri, e dello sport con le palestre, che potrà riaprire prossimamente con una nuova ordinanza. Resta il divieto di assembramento, nonché il rispetto del distanziamento personale e del contingentamento.

Salvo poi provvedimenti maggiormente restrittivi adottati dalle Autorità Sanitarie locali sul territorio di competenza, resta il coprifuoco, ma sarà dalle 23.30. Potranno non indossare le mascherine i bambini sotto i 6 anni e chi ha forme di disabilità. Infine, è vietato qualsiasi forma di assembramento, con speciale riferimento allo stazionamento presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, nei quali deve comunque mantenersi un distanziamento interpersonale di almeno un metro.

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