Una piantagione da oltre 450 piante di marijuana: nove persone nei guai

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Individuati i responsabili grazie alle immagini delle telecamere che erano a “tutela” della piantagione.

Nella mattinata di ieri personale della Polizia di Stato di Sassari ha proceduto alla notifica dell’Avviso di Conclusione delle Indagini, emesso dal pm M.P. Asara, sostituito procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, nei confronti di nove persone, nell’ambito di un procedimento penale instaurato a seguito del sequestro di una vasta piantagione di canapa indiana, nelle campagne di Sassari, che portò all’arresto dei due “custodi”, nel  luglio del 2017.

Lo sviluppo delle indagini, da parte della squadra mobile, grazie anche alla visione delle immagini (circa 200 ore di filmati) estrapolate dal sistema di video sorveglianza presente sul posto a “tutela” della piantagione, ha consentito di individuare tutti i soggetti che curavano la coltivazione, irrigazione, concimazione ed essicazione della marijuana in locali annessi all’abitazione principale, di uno degli indagati,  e opportunamente adibiti a tali operazioni.

Sostanzialmente la coltivazione era condotta da due famiglie che a turno, si alternavano alle cure e alla vigilanza armata della stessa, con l’impiego di armi corte (pistole semiautomatiche) che venivano maneggiate imprudentemente dai capi famiglia, anche davanti ai figli minorenni.

Infatti, la visione delle immagini ha consentito di scorgere i minori, incuriositi dalle armi ostentate dai genitori, maneggiare le stesse esponendo a rischio tutti i presenti. Durante l’operazione furono sequestrate 458 piante di canapa indiana, e 4 chili 800 grammi di marijuana,  rinvenuta in avanzato stato di essicazione, nonché alcune armi da sparo e relativo munizionamento.

Gli indagati devono rispondere di produzione, traffico, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e per detenzione di più armi comuni da sparo. Agli stessi, sono state contestate le aggravanti del numero delle persone che hanno concorso nel reato, l’aver commesso il fatto con uso di armi, essersi avvalsi di minori degli anni 18 o, comunque, partecipando con gli stessi alla commissione del delitto, nonché l’ingente quantità sequestrata.

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