Calcio, Giannetto Addis icona tempiese

La carriera dell’allenatore tempiese Addis.

Giannetto Addis è senza dubbio un personaggio simbolo del calcio tempiese. 40 anni tra campo e panchina. “Ho iniziato con il Pausania nel ’75 e dopo la fusione con il Tempio ho indossato la maglia azzurra sino alla Serie D“. Terzino o libero di un calcio in terra battuta. “Tribune stracolme, tifo appassionato e genuino. Noi calciatori ci sentivamo protagonisti e davamo tutto per i nostri colori”. Indelebili i derby infuocati Tempio-Calangianus: “Tremila persone sugli spalti. Sensazioni che ti rimangono dentro per sempre”. Che calcio era? “Meno tattico ma molto più tecnico. Il talento aveva più spazio”.

Con giocatori meritevoli di ben altre categorie. “Marcello Nicolai su tutti: avrebbe figurato alla grande in Serie B“. Dal campo alla panchina. Il percorso naturale di Giannetto Addis. “Ho iniziato con i ragazzini nell”85 mentre 4 anni dopo ho conseguito il patentino che mi consentiva di allenare sino alla D”. Durante la gloriosa permanenza del Tempio in C2 Addis sfrutta un’ opportunità imperdibile. “Ho fatto da secondo a tecnici di spessore come Canali, Zecchini e Andreazzoli. Maestri di calcio che mi hanno formato”. Una carriera quasi tutta gallurese. “Ricordo con piacere il campionato di Eccellenza vinto con il Tempio nel 2006, un sesto posto con i galletti in D nel girone campano con una squadra quasi interamente formata da giovani locali e la stagione 2008/2009 al Tavolara“. Quella di un assurdo esonero da capolista imbattuto in Serie D. “Resta il rammarico, ma anche l’orgoglio per quanto fatto”.

Addis tecnico dai profondi contenuti umani. “Con quasi tutti i ragazzi che ho allenato ho un rapporto di notevole stima reciproca“. Valori che fanno la differenza. “Credo molto nell’ importanza dello sport sotto l’aspetto sociale”. Il Tempio è reduce da una parentesi non certo positiva. “Ho saputo che un gruppo di persone serie ha preso in mano la società. Un ottimo punto di partenza”. Quando rivedremo Gianni Addis in panchina? “Se portassi degli sponsor, e ne avrei la possibilità, sarebbe più semplice. Ma non fa parte del mio modo di essere. Per quanto amo il calcio mi piacerebbe anche istruire giovani leve a titolo gratuito”.

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