Le emozioni ai campionati italiani dell’Atletica Olbia.
Grande soddisfazione per l’Atletica Olbia che ha partecipato ieri ai campionati italiani assoluti individuali e a squadre delle categorie cadetti e allievi svoltisi a Gubbio. La società gallurese era presente in terra umbra con la formazione allievi composta da Francesco Mei, Alessandro Columbu e Pietro Fenu, laureatisi campioni regionali. L’altro alfiere del sodalizio olbiese alla massima manifestazione nazionale risponde al nome di Nicolò Masala che, assieme al sangavinese Spanu e al sassarese Canu, ha corso come portacolori della rappresentativa sarda cadetti.
Il compito di raccontare la splendida avventura oltre Tirreno dei giovani talenti dell’Atletica Olbia, spetta all’allenatore della società Gianni Mei: “Un’esperienza fantastica al cospetto delle migliori realtà del Paese. Ci siamo confrontati con squadre che rappresentano il gotha dell’atletica italiana”. Per l’Atletica Olbia un ritorno nell’atletica che conta. “Mancavamo da più di 10 anni. Ciò vuol dire che il lavoro che abbiamo impostato e attuato negli ultimi tempi sta dando i suoi frutti. Siamo orgogliosi di questo e consapevoli che soltanto il sacrificio e l’impegno sono forieri di risultati soddisfacenti”.
Pioggia battente e campo di gara fangoso hanno accompagnato la prestazione degli atleti galluresi. “Un ulteriore elemento di difficoltà. I nostri ragazzi sono tutti “primo anno” della categoria e hanno gareggiato con avversari nella stragrande maggioranza più grandi di loro. Nonostante ciò hanno ben figurato onorando la maglia che avevano indosso. La gara è un meritatissimo premio ai loro sforzi e costituisce un punto di partenza per altri traguardi “. Cosa vede Mei nel futuro dell’Atletica Olbia? “Non conosco altra ricetta che il lavoro. Non ci sono alternative plausibili. Anche per noi tecnici è fondamentale trovare riscontro pratico di quanto cerchiamo di insegnare quotidianamente in pista”. Francesco Mei è giunto 50° assoluto e 17° tra i nati nel 2002. “Per chi per la prima volta ha messo il naso fuori dall’isola è davvero entusiasmante”.