Declino inarrestabile per l’Olbia, retrocessione dopo otto anni: addio Serie C

L’Olbia pareggia, ma è troppo tardi: retrocede e lascia la C

L’Olbia pareggia a Pontedera, ma con 23 sconfitte in 37 partite arriva la retrocessione matematica: addio Serie C. Dopo otto anni i Guardiani del faro tornano in Serie D dove, tra le altre, troveranno i maddalenini dell’Ilva appena promossi. La società è allo sbando, così come la guida tecnica. Una stagione orribile, con un declino inarrestabile, caratterizzata da due cambi in panchina con gli esoneri di Leandro Greco e Marco Gaburro. Nemmeno l’arrivo di Oberdan Biagioni dalla Primavera è riuscito a invertire la rotta. A complicare ulteriormente le cose, il cambio di proprietà con la Swiss Pro che ha acquisito il 70% delle azioni. Nell’ultimo periodo sono emersi contrasti con l’ex presidente Marino. Ora lui è uscito di scena e gli svizzeri si trovano in mano una squadra di serie D.

Nella partita i oggi a Pontedera, l’Olbia ha ottenuto un pareggio per 2-2, ma non è stato sufficiente per evitare la retrocessione. I bianchi sono passati subito in vantaggio con Fabbri, ma il Pontedera ha ribaltato il risultato nel primo tempo. Al 52esimo è arrivato il pareggio di Catania e la gara si chiude con un punto a testa. Un traguardo quasi insperato per l’Olbia, che stava perdendo sempre e prendendo gol a grappoli.

Ben diversa l’atmosfera a Sassari. La Torres ha conquistato la certezza del secondo posto pareggiando 1-1 in casa con la locomotiva Cesena. Al Vanni Sanna i rossoblù hanno accolto i vincitori del campionato col picchetto d’onore. È finita con festa per tutti: bianconeri in Serie B e rossoblù lanciati per i playoff. Un clima ben diverso da quello di casa Olbia, che torna in D dopo otto anni.

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