Emanuela Fiore, occhi di tigre per la salvezza dell’Hermaea

L’irresistibile personalità del martello dell’Hermaea Fiore.

Emanuela Fiore, 32 anni e non dimostrarli affatto, è la bocca da fuoco per antonomasia dell’Hermaea Olbia. Martello impacabile. L’arma fondamentale per mettere a terra i punti decisivi per conquistare una salvezza in Serie A2 che varrebbe come uno scudetto. Nasce a Priverno, provincia di Latina, ma se le dici che è laziale ti risponde così: “Non iniziamo ad offendere. della Roma. Anzi, per capirci meglio, la Roma la amo. Il Pupone poi guai a chi me lo tocca”. Un amore che Emanuela divide con la pallavolo. “E’ la mia vita. Ha fatto venire fuori il mio carattere scacciando le mie insicurezze. L’esperienza sul campo è un’ottima amica se vuoi crescere davvero”.

Il volley le ha fatto girare lo stivale. “Sono andata via tardi da casa, ma mi sono presa le mie soddisfazioni“. Con una tempra che non si può celare. “Sono grintosa, sanguigna. Non mollo mai”. E la pallavolo queste doti le esalta: “Sul parquet non riesci a far finta di essere qualcun’altro”. Soprattutto quando sei vera. “Vengo da una famiglia normale. I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto per gli altri e l’educazione“. E l’importanza dello studio. “Ho due lauree. Sono fisioterapista e nutrizionista“. Lo sport come punto fermo. “Quando smetterò di giocare mi piacerebbe lavorare nell’ambito riabilitativo degli atleti. So benissimo cosa si prova quando un infortunio ti ferma“.

Emanuela Fiore occhi di tigre. “Quando gioco vorrei spaccare le mani del muro avversario”. Un metro e ottantadue di irresistibile vitalità. “In Serie A tutte quelle che giocano nel mio ruolo sono straniere e sono alte due metri. La pallavolo è diventata troppo fisica“. Emanuela ha altre qualità. “Sopperisco con la tecnica. Quella che adesso alle giovani non insegnano più”. Trascinatrice innata. “Dobbiamo dare il massimo per far crescere la nostra autostima. Le prossime tre sfide sono essenziali”. La dolcezza dietro un viso solo apparentemente severo. “Sono un cane che abbaia ma non morde“. Bisognerebbe chiederlo alle difese avversarie. Alle quali pensa soltanto quando bisogna pensarci. “Suono la chitarra e il pianoforte. Ho fatto parte di una band rock con mio fratello”. Emanuela Fiore l’artista del volley. “Quando vado a casa stacco. E’ l’unico modo per stare bene in palestra”. Domenica a Roma faccia a faccia con la diretta concorrente Acqua e Sapone: “Si gioca al “Pala di Fiore“. Che sia la tua partita inarrestabile bomber biancazzurra.

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