La Reggiana accoglie l’Olbia con “Benénnidu”, e i bianchi fermano la capolista

L’Olbia ferma la capolista Reggiana sullo 0-0

Benénnidu“, con questo cartello sulla porta degli spogliatoi la Reggiana ha accolto i giocatori dell’Olbia. I bianchi, per sdebitarsi, sono riuscisti a strappare un pareggio alla capolista e tornare in Gallura con un punto che può dare una nuova spinta per la risalita in classifica.

Alla vigilia Occhiuzzi aveva avvisato tutti: non firmo per un pareggio. E, forse per la legge del contrappasso, dal Città del Tricolore, la sua Olbia esce dopo quasi 100′ di gioco con un vigoroso punto in più e quel rimpianto di non aver colpito nelle occasioni avute a disposizione per vincere. È un’Olbia che comunque esce ulteriormente rafforzata dalla sfida con la capolista Reggiana. Una prestazione che corrobora la crescita della squadra e che infonde fiducia. Se si rimane ancora invischiati nelle zone basse della classifica, si ha la viva percezione che questa squadra, con questo piglio e questa intensità, è destinata a scalare le posizioni. 

Il primo tempo

La gara si caratterizza per l’aggressività da ambo le parti. Si gioca sulle pressioni, sugli anticipi, sui duelli. Ed è una sfida equilibrata. Nei primi istanti, al 2′, è la Reggiana a presentarsi in area: Cauz stacca bene, Gelmi blocca a terra. La partita vive quindi di contrapposizioni e sportellate da ambo le parti e per quanto le occasioni latitino, lo spettacolo – per intensità – resta più che godibile. Il primo squillo offensivo dell’Olbia arriva al 22′: Mordini controlla orientando verso il centro e calcia di destro, la palla sorvola l’incrocio. Al 28′, i bianchi vanno vicini al vantaggio: Ragatzu si beve mezza difesa con una serpentina irresistibile, quindi calcia aprendo il piatto, la palla esce a lato del secondo palo. La reazione dei padroni di casa è nel tiro di Lanini deviato da un difensore che Gelmi riesce comunque a bloccare.

La ripresa

Nella ripresa la Reggiana parte forte, ma l’Olbia regge l’urto con il trio difensivo Brignani-Bellodi-Travaglini a dir poco roccioso. Al 58′ un episodio chiave della gara: Lanini disegna un corridoio per Guiebre che taglia la difesa da sinistra e mette al centro per Pellegrini: la porta è sguarnita, ma sul tiro dell’attaccante è provvidenziale l’opposizione di Mordini. Il problema è che sull’incursione dell’esterno offensivo, a farne le spese era stato Gelmi. Diversi minuti di cure e tentativi non bastano: il portiere alza bandiera bianca e Occhiuzzi approfitta della finestra per ordinare un triplice cambio: Van der Want tra i pali e Zanchetta e Renault per Incerti e Sueva. 

Gli avvicendamenti in campo risvegliano entrambe le squadre. La Reggiana trova verve con l’ingresso di Varela, ma è l’Olbia a costruire le palle-gol più “rumorose”. Al 70′, in particolare, quando Ragatzu riesce a mettere dentro una palla al centro dalla sinistra e Contini, smarcatosi egregiamente, impatta in spaccata a pochi metri dalla porta deviando a lato di pochi centimetri. C’è da mangiarsi le mani. E al 74′ non va diversamente: Biancu pennella una punizione dalla trequarti, Bellodi stacca più alto di tutti e incorna mandando la palla di poco fuori. La Reggiana, inserito Cigarini, reagisce con qualche iniziativa personale di Varela, ma l’Olbia non trema. 

A pesare, su un lungo finale di gara, protrattosi per 8′ di recupero, è l’infortunio occorso a Mordini. Il laterale sinistro lascia il campo in barella, l’Olbia, rimasta in dieci, alza ulteriormente gli scudi e porta a casa un punto più che meritato. Che sia il giusto viatico per la definitiva riscossa.  

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