Leandro Falcini nuovo coach della Pallavolo Olbia

La personalità del tecnico romagnolo dei biancorossi Falcini.

Leandro Falcini siederà sulla panchina della Pallavolo Olbia nella prossima stagione agonistica, quella del ritorno in Serie B. Il 64enne coach romagnolo riceve il testimone da Andrea Schettino che ha guidato i biancorossi l’anno passato nel trionfale torneo di Serie C e che resta nei ranghi del sodalizio olbiese ricoprendo il fondamentale ruolo di direttore tecnico. Quando gli chiedi che differenza c’è tra un emiliano e un romagnolo Leandro Falcini non esita un attimo: “Loro hanno un pò la puzza sotto il naso. Noi siamo sanguigni e spontanei. Tra noi e loro cambia il mondo”. Il mondo di Leandro. “La pallavolo è la mia vita. 15 anni da giocatore e 40 da allenatore”. Dalla sua Cesena nel ’78 si trasferisce a Padova. “Sono professore di educazione fisica e l’ho preferita a Milano e Treviso. Era la sede più vicina a casa“.

La carriera da vincente avviata nella sua Romagna prosegue in Veneto con una interessante particolarità matematica: “Ho vinto 20 campionati. Uno ogni due stagioni“. Leandro Falcini e la Pallavolo Olbia. “Durante un corso di aggiornamento a Napoli rivelai a Giuseppe Lai e Camillo Matta di voler trascorrere la mia pensione in un’isola. Mi dissero che, se avessi scelto la Sardegna, Francesco Marcetti era il numero uno”. Detto fatto. “Quando lo incontrai fu amore a prima vista. Mi colpirono le sue idee e la sua determinazione“. Falcini continua a mietere successi in terra veneta, ma la chiacchierata con il presidente biancorosso ha già cambiato la sua vita. “Il primo settembre vado in pensione. Con mia moglie Nadia, ex giocatrice che ho conosciuto su un campo di pallavolo, abbiamo preso casa ad Olbia. Ci piace la gente, la sua cordialità. Le spiagge sono incantevoli”. C’è qualche altro motivo dietro la scelta della Sardegna? “Si mangia da Dio. Per un romagnolo questo è un aspetto direi essenziale”.

Quest’estate il nuovo contatto con Marcetti: “Mi sono messo a disposizione. Mi fido ciecamente di lui e di Andrea Schettino“. Che pallavolo predilige coach Falcini? “Senza ombra di dubbio d’attacco. Il cambio palla è decisivo. Chi lo ottiene in maniera sistematica alla fine vince”. Mentalità senza filtri. “La miglior difesa è l’attacco. Quando gioco a scacchi scelgo sempre il bianco. Mi piace fare la prima mossa“. Quali gli obbiettivi del sestetto biancorosso in B? : “Una salvezza tranquilla”. Prima di riattivare la cadenza matematica. Ogni due stagioni un campionato vinto. “Mi piacerebbe creare questo problema al presidente“. E giù una risata senza freni. Da romagnolo doc.

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