Marco Da Tome parla dei nuovi orizzonti della Santa Croce.
Il clamoroso successo ottenuto dall’Under 12 della Nivea Santa Croce, allenata da Gianni Loi al prestigioso Trofeo Garbosi di Varese ha prodotto grande entusiasmo in tutto l’ambiente gialloblù. Il general manager della società Marco Da Tome sottolinea l’importanza di quanto avvenuto: “Si tratta di un risultato grandioso riportato in un torneo di caratura internazionale che è giunto alla sua 39^edizione. Ci siamo confrontati vittoriosamente con realtà storiche e blasonate della pallacanestro italiana, quali Varese in primis e Desio”. Un trionfo che ha alla base una scelta fondamentale: “L’accordo di collaborazione portato a termine con Dinamo, Cus Sassari, Basket 90 e Azzurra Oristano ha permesso di presentarci in un consesso così importante con la consapevolezza di potercela giocare. La vittoria finale è la prova provata che non risponde assolutamente a verità l’affermazione che il basket sardo è depresso”.
La verità è un’altra: “Quando si lasciano da parte sterili campanilismi e si mette al centro l’interesse per i bambini i risultati sono sempre lusinghieri o, come in questo caso, addirittura entusiasmanti”. Da Tome continua:”Certamente non possiamo singolarmente avere un bacino di utenza di una grande città, ma tutti assieme possiamo recuperare quel “gap””. Ringraziamenti sentiti. “Un grazie di cuore alle società che hanno creduto in questo progetto prestandoci i loro promettenti atleti. Un altro non meno sentito ai genitori dei ragazzi, tra i quali si è creato uno splendido feeling che ha anch’esso contribuito a quanto è avvenuto. Grazie davvero a tutti gli sponsor che, Nivea in testa, hanno consentito a che questo sogno si realizzasse”. Un punto di partenza. “Gianni Loi ha cavalcato un’idea in maniera eccellente aprendo una strada che deve essere obbligatoriamente seguita, se si vuole dare ai talenti della nostra isola l’opportunità di esprimersi in palcoscenici di spessore avendo modo di crescere in maniera esponenziale e di mettersi in evidenza in ambiti importanti”.
La palla passa alle società: “Noi dirigenti dobbiamo sederci attorno ad un tavolo e creare le condizioni per un proseguo virtuoso di quanto accaduto a Varese. La Sardegna unita non è seconda a nessuno”. Un ricordo indelebile costituisce esempio di enorme peso: “Nel 2002 a seguito di una collaborazione simile a quella appena verificatasi la Santa Croce Olbia conquistò il titolo nazionale assoluto nella categoria allievi sconfiggendo le più rilevanti realtà della pallacanestro professionistica del nostro Paese. Titolo di eccellenza mai più vinto nella storia del basket sardo con la partecipazione dell’allora 14enne Gigi Da Tome”.