La droga veniva spacciata fuori dalle scuole di Olbia.
“Hai della Coca-Cola?”. Il messaggio su Whatsapp ha un tono innocente. Potrebbe essere davvero quello di una domanda tra amici, che si preparano ad una serata. Invece, erano le parole in codice usate dai ragazzi per ordinare la droga ai loro pusher.
Hashish e marijuana in particolare. Che prenotavano durante le lezioni e acquistavano fuori dalla scuola come se nulla fosse. Solo l’attività della squadra anticrimine del commissariato di Olbia ha permesso di debellare questa piaga, che stava coinvolgendo sempre più giovani. Soprattutto minorenni, alla ricerca dello sballo facile.
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“Quante pizze possiamo ordinare?”. Un altro messaggio tipico per chiedere agli spacciatori la loro disponibilità di merce. Forse i tanti ragazzi che acquistavano la droga fuori da scuola ci scherzavano anche su. Trovando divertente quel gioco dei messaggi in codice.
La polizia alla fine ha arrestato i due spacciatori: un olbiese di 26 anni e un pakistano di 22 anni. Mentre ad un terzo, anche lui coinvolto nell’attività, un pakistano di 28 anni, la misura dei domiciliari non è stata potuta notificare, perchè si troverebbe all’estero.
