A Telti un progetto culturale per ricordare Antonio Ciceri

Il progetto del Comune per ricordare Antonio Ciceri.

L’amministrazione comunale di Telti sta lavorando ad un progetto culturale ed identitario focalizzato alla valorizzazione delle personalità che hanno dato lustro alla nostra comunità. Antonio Ciceri (conosciuto come Tonino) è uno di questi.

Nato a Telti il 15 agosto 1930, secondo di 6 figli, da Francesca Decandia e Bardilio Ciceri.Fin da piccolo dimostra una spiccata abilità per la meccanica, tanto che a soli 8 anni costruisce un modellino di mietitrebbiatrice perfettamente funzionante. Dalla meccanica alla passione per i motori il passo è breve. Nel biennio 1950/52 è campione regionale di Sardegna nelle gare motociclistiche in salita, vincendo le famose gare di Scala di Giocca-Osilo in provincia di Sassari .Questi successi lo portano in Lombardia , precisamente a Monza, per mettersi alla prova nelle gare di velocità in circuito. Nonostante gli ottimi risultati è costretto, vista la mancanza di sponsor, ad abbandonare il sogno di diventare pilota professionista. Decide tuttavia di restare in Lombardia e, nel 1953, conosce a Bienno in provincia di Brescia, la futura moglie Carla che sposa nel 1956 e dalla quale ha otto figli.

La sua carriera professionale inizia proprio nel piccolo paese della Valcamonica dove, dal 53 al 60 è titolare di una officina di riparazioni e restauro di automobili e motociclette. Nel 1960 diviene responsabile della meccanica generale presso la ex Sider Camuna Spa (oggi Ferriere Bellicini) dove si occupa di un’altra grande passione condivisa con il titolare dell’azienda Tino Bellicini: il restauro di autovetture d’epoca. Partendo dal solo telaio, restaura circa 30 auto e 40 motociclette. Il primo maggio 1997 gli viene conferita dalla Presidenza della Repubblica, la decorazione della “Stella al merito del lavoro” per essersi distinto in perizia, laboriosità e buona condotta morale e per aver altresì migliorato, con invenzioni e innovazioni, l’efficienza dei metodi di lavorazione.

Nonostante i molti anni trascorsi al Nord Italia, Tonino resta profondamente legato da un amore viscerale alle sue origini sarde. L’affetto per la sua Terra lo esprime attraverso un altro suo talento: il disegno e la pittura a olio. Nelle sue tele sono raffigurati numerosi paesaggi galluresi sul cui sfondo padroneggia spesso Tavolara. Ma è il suo amore per il paese natio Telti a essere perlopiù rappresentato, così come da lui ricordato in gioventù. La Chiesa di Santa Vittoria di Telti è un ulteriore soggetto che ama dipingere e non solo: nei primi anni 80 costruisce un presepe meccanico, oggi esposto sul sagrato della Chiesa parrocchiale di Bienno rappresentante gli antichi mestieri del paese d’adozione. Tra le abitazioni del presepe non manca la sua amata Chiesa, proprio quella di Telti. In molti altri suoi dipinti si possono assaporare vecchi paesaggi rurali, antichi lavori e urbanizzazioni di Telti e dintorni.Tonino manca all’affetto dei suoi cari nel 2018.

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