L’acqua di Tempio torna potabile: lo dicono le analisi

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Gli esiti del monitoraggio sono già stati comunicati all’Assl.

L’acqua in distribuzione a Tempio è a norma. A certificarlo sono tutte le analisi effettuate dai laboratori di Abbanoa negli ultimi mesi: un monitoraggio approfondito che ormai conferma il superamento delle criticità, legate allo stato fortemente compromesso delle vecchie reti, che avevano portato a dichiarare non potabile l’acqua.

Gli esiti del monitoraggio sono già stati comunicati all’Assl che con i propri campionamenti potrà consentire al Comune di revocare l’ordinanza di limitazione d’uso. Cinquanta sorgenti del Limbara recuperate, quasi due milioni di euro investiti in sostituzioni di condotte e interventi di manutenzione, l’ingegnerizzazione delle reti in corso e il maxi progetto da 7,5 milioni di euro per rivoluzionare tutto il sistema idrico: l’impegno di Abbanoa è massimo e su più fronti per risolvere l’emergenza nel breve periodo e garantire i risultati nel lungo periodo.

La città è attualmente approvvigionata quasi esclusivamente dalle acque provenienti dal Limbara: la traversa Suliana e le sorgenti locali. Su queste ultime i tecnici del Gestore hanno effettuato un’intensa attività di individuazione, recupero e captazione delle acque. La traversa Suliana, uno sbarramento sul rio Pagghiolu a monte della diga di Monte di Deu, consente di recuperare ulteriore risorsa dal Limbara per poi essere trattata dal potabilizzatore di Pischinaccia. Il recupero di fonti d’approvvigionamento di qualità è andato avanti in contemporanea con gli interventi di efficientamento delle condotte. Le vecchie reti idriche che Abbanoa si è trovata in eredità erano fortemente compromesse.

Nel corso dei decenni i precedenti gestori avevano realizzato un sistema irrazionale dove convivevano tubature realizzate in più epoche senza dismettere le più antiche ormai deteriorate tanto da compromettere la qualità dell’acqua con residui di ferro. Negli ultimi anni Abbanoa, senza avere a disposizione nemmeno una mappatura delle reti avute in gestione, ha proceduto a una intensa attività di ricostruzione dello schema idrico cittadino e di sostituzione dei tratti più ammalorati.  I lavori eseguiti hanno riguardato le vie Vivanti, Naddeo, Gobetti, Romita, Palermo, Italia Unica, Mezzaaustu, San Giovanni Bosco, San Marco, Santa Caterina, Sotgiu, Salvo D’Acquisto, F.lli Cervi, F.lli Rosselli, Carpi Buozzi, Trieste, Canonico Pesa, Pintor, Sturzo, Olbia, Fosse Ardeatine, De Matis, Deledda, Limbara, Murinu, Lucurosu e Lacustaggia. E’ stato sostituito anche il collegamento tra i serbatoi di Pischinaccia e Lu Ciaccaru.

Complessivamente sono circa 5 chilometri di reti già sostituite. La sostituzione di ulteriori 5 chilometri di reti è già stata programmata con un serrato piano di interventi che prevede verifiche sullo stato d’avanzamento ogni tre mesi. Riguarderà  ulteriori tratti delle vie Olbia, Fosse Ardeatine, De Matis, Deledda, Limbara, Murinu, Lucurosu, Lacustaggia, Alba Barona, Rosa del Limbara, del Cerchio, Sant’Agostino, Santa Lucia, Italia Unita, La Marmora, Don Sturzo, Europa Unita, Borgo Concezione, Val D’Ossola, Lutzu, La Trinità, Rosselli e Carpi.

Tempio è tra i primi trenta Comuni della Sardegna dove Abbanoa sta portando avanti l’innovativo programma di ingegnerizzazione delle reti. “La priorità è quella di garantire il migliore funzionamento e la riqualificazione del sistema esistente – spiega il Direttore Generale Sandro Murtas – recuperando sorgenti di qualità e riducendo le perdite in rete, con sistemi intelligenti di regolazione e controllo. Gli investimenti andranno avanti senza sosta per tutto il 2019.”

La sostituzione di tutte le condotte cittadine (complessivamente 58 chilometri) è impraticabile ed ha costi diretti (15 milioni di euro) e indiretti insormontabili. E’ necessario innanzitutto rendere “intelligente” il sistema, con apparecchiature all’avanguardia con le quali regolare durante la giornata le portate e le pressioni, creando distretti omogenei.

Proprio in questi giorni è in corso l’attività di monitoraggio con installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e ispezioni mirate nei serbatoi cittadini e nei principali snodi della rete. Dalla fase di monitoraggio si passerà alle definizioni delle criticità e alle soluzioni tecniche ottimali da adottare. Entro ottobre il lavoro sarà completato: con l’installazione di apparecchiature all’avanguardia si potranno monitorare costantemente le portate e le pressioni nelle reti tramite una gestione informatizzata di tutto il sistema idrico cittadino.

E’ in fase di definizione anche il progetto per potenziare il potabilizzatore di Pischinaccia e realizzare il suo collegamento alla diga di Monti di Deu, oltre che il rifacimento del tratto di acquedotto di Pattada al servizio dell’Alta Gallura. Il finanziamento complessivo a disposizione per realizzare le opere è di 7.580.000 euro.

“L’obiettivo di Abbanoa – conclude il direttore generale – è di eliminare le criticità ereditate sul sistema di approvvigionamento idrico di Tempio Pausania creando un sistema interconnesso che consenta di utilizzare più fonti di alimentazione della rete idrica, puntando prioritariamente alle risorse di sorgenti e  secondariamente all’acqua invasata in diga”.

All’insegna dell’interconnessione degli acquedotti, indispensabile per far fronte a periodi di siccità, la città di Tempio potrà essere servita da quattro distinte fonti d’approvvigionamento: in via prioritaria le sorgenti e la Traversa Suliana sul Limbara, la diga di Monti di Deu e l’acquedotto di Pattada. Gli interventi messi in campo andranno a beneficio anche dei centri vicini di Aggius, Bortigiadas, Calangianus, Erula e Luras.

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