Lavorare all’Agnata seguendo il mito di De André, l’opportunità per giovani e non solo

agnata

Il famoso locale di Faber cerca camerieri per la stagione.

Quando Fabrizio De André arrivò all’Agnata, che si trova poco fuori Tempio Pausania, rimase rapito dalle armonie della natura, dal suono dei grilli, dal canto delle cicale, dal rumore del fiume e dal fruscio del vento tra gli alberi. Settanta ettari di paradiso fanno, infatti, dell’Agnata un autentico scrigno acustico per gli ospiti e il personale. Uno scenario onirico dal quale non si può che rimanere incantati, cullati dal ricordo dell’immortale cantautore genovese.

“Lavorare qui è un privilegio per l’ambiente e per la memoria storico-culturale che questo luogo si porta dietro”, chiarisce l’attuale direttore della struttura Gianni Monteduro. Inaugurata come azienda agrituristica e diventato poi hotel rurale, il sogno di Dori Ghezzi e Faber era quello di condividere la bellezza e la filosofia del luogo con chi poteva amarlo.

La cura della tenuta non lascia niente al caso: studiando attentamente gli elementi del parco-giardino, Faber ha lasciato uno spazio verde con piante autoctone e non, ancora oggi ammirato dagli architetti di tutto il mondo. L’Agnata è una sorta di museo vivente. C’è ancora il tavolo in cui De Andrè mangiava tante volte, lo scrittoio, la libreria e il suo studio come le sue camere, che ora sono parte dell’offerta alberghiera.

Un’esperienza tutta da vivere, anche dal punto di vista lavorativo. Per la stagione 2019, l’Agnata sta cercando alcune figure di servizio come i camerieri, la cui condizione è la conoscenza della lingua inglese parlato in maniera fluente e con una comprensione solida. Dal 2013 l’Agnata è diventato, infatti, un Boutique Hotel con l’80% dei suoi ospiti stranieri, che scoprono il grande artista direttamente nel luogo anche grazie ai momenti musicali che si susseguono durante i pasti.

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