Gian Mario “Kicco” careddu, da Tempio al Brancaccio con “Aggiungi un posto a tavola”
Da Tempio a Roma: Kicco, il percussionista che fa battere il cuore di “Aggiungi un posto a tavola” al Teatro Brancaccio. C’è una scintilla particolare negli occhi di Gian Mario “Kicco” Careddu quando parla del suo legame con Tempio Pausania. Nato e cresciuto nella cittadina gallurese 43 anni fa, Kicco vi ha mosso i primi passi musicali. “Tempio è il mio punto di partenza, una fonte inesauribile di ricordi. Ho ancora la mia prima batteria, che era di mio padre. Nel suo studio di registrazione ho imparato dagli artisti che lo frequentavano. Ho collaborato con diversi gruppi, dalla musica etnica sarda al Duo Puggioni e al Coro Gabriel. Tempio era un vero e proprio laboratorio d’arte, con festival e manifestazioni che animavano la comunità, come il Tempio Rock e il famoso Carnevale”, racconta.
Tra le figure più importanti nel percorso artistico e personale di Kicco c’è Enrico Sotgiu. “Enrico non è solo un collega; è un amico, un compagno di viaggio. Abbiamo condiviso palchi, emozioni, e tante risate. Lavorare con lui è un continuo scambio di idee e ispirazioni”, racconta. La carriera di Kicco è costellata di successi. Ha fatto parte di produzioni iconiche come Cabaret, Sette Spose per Sette Fratelli passando per Cats, dimostrando una grande versatilità musicale. “Ogni spettacolo è un’esperienza unica che mi ha lasciato qualcosa, mi ha reso un musicista e una persona migliore”.
Il musical al Brancaccio
E poi c’è Aggiungi un Posto a Tavola, uno dei musical più amati di sempre che celebra al teatro Brancaccio di Roma, il suo 50° anniversario con spettacoli fino al 19 gennaio. “Questa è la mia terza volta in questo magnifico Musical, e ogni volta è un’emozione unica, che sono felice di condividere con Enrico. Suonare per queste grandi produzioni teatrali è un’esperienza che ti travolge in ogni suo aspetto: dal pre-spettacolo, dove c’è un fermento palpabile fino al dopo, quando l’adrenalina e l’emozione si mescolano. Osservare musicisti, attori, ballerini e tecnici che si muovono come una sinfonia è qualcosa di incredibile. Ho avuto il privilegio di lavorare con alcuni dei nomi più illustri del panorama teatrale, come la fantastica Lorella Cuccarini, l’incredibile Gianluca Guidi, e ancora Arturo Brachetti e Enrico Brignano. Ognuno di loro ha lasciato un segno nel mio cuore e nella mia arte. Loro mi hanno insegnato che il talento non è mai casuale, ma il frutto di impegno e passione”.
“Parlando di Tempio, ci dice “Spero con tutto il cuore che possa ancora essere fonte culturale per i giovani, come lo è stato per me e Enrico. Vorrei che i ragazzi avessero la possibilità di coltivare le loro passioni senza dover andar via e lasciare indietro ciò che amano”. Quando torna a Tempio, suona con la sua band, gli Audio Magazine. “Per quest’estate abbiamo il progetto di un ensemble di soli tamburi, The Babel Drums“, ci racconta in anteprima. Dalla magia delle colline galluresi al prestigio dei grandi teatri italiani, Kicco ha saputo trasformare le sue radici in un trampolino di lancio verso una carriera straordinaria.