Pronto soccorso e chirurgia, le cause della situazione d’emergenza a Tempio

La precisazione dell’Ats-Assl di Olbia sull’ospedale di Tempio.

Sull’attività del Pronto Soccorso di Tempio Pausania in vista dell’estate arriva la precisazione dell’Ats – Assl di Olbia, in cui si afferma che è stata concordata “la riorganizzazione estiva dell’attività, quale unica possibilità per garantire il proseguo dell’attività nel presidio”.

“Un intervento indispensabile – prosegue – stante l’impossibilità di copertura delle posizioni di alcuni profili professionali, in correlazione sia con la carenza del numero congruo di professionisti, sia con il fatto che spesso coloro che tra questi vengono faticosamente e sempre più raramente reperiti non accettano la proposta di contratto per alcune strutture sanitarie, oltre al vigente quadro normativo relativo ai limiti nell’orario di lavoro e al sacrosanto diritto di fruizione delle ferie estive”.

In merito al Pronto Soccorso del “Paolo Dettori”, “è necessario precisare” che “nonostante il concorso, selezioni, vari scorrimenti di graduatorie nessun professionista ha accettato di venire a lavorare nella Assl di Olbia”.

“Stante la criticità della situazione è pertanto doveroso rimarcare come l’attività nei tre presidi venga garantita solo grazie alla grande disponibilità e al senso del dovere dei medici, che in particolare da Olbia, da oltre un anno ruotano nei tre presidi, garantendo di fatto il proseguo dell’attività”, afferma l’Ats – Assl di Olbia.

Passando poi alla struttura di chirurgia dell’ospedale “Paolo Dettori”, si spiega che “per far fronte alla situazione contingente che interessa l’intera Area, in coerenza con quanto attuato negli ultimi anni, è stata necessaria una riorganizzazione dell’attività chirurgica in ambito Assl, che ha portato alla sospensione, per i mesi di luglio e agosto, dell’attività programmata sia a Tempio che a Olbia come peraltro avviene in molti ospedali nazionali”.

La decisione è stata, quindi, di disporre “la presenza di un chirurgo di guardia attiva nelle ore diurne e un chirurgo in reperibilità nelle ore notturne, così da assicurare la consulenza chirurgiche al Pronto Soccorso e il trasporto protetto dei pazienti”.

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