Nuovi dettagli sulla maxi rissa a Porto Cervo per cui è indagato Tony Effe
Quando Tony Effe e gli amici stavano entrando in discoteca a Porto Cervo è stato fermato uno di loro, pregiudicato, ed è scoppiato l’inferno. Emergono nuovi dettagli sulla rissa all’ingresso del Sanctuary del 18 agosto 2024. Era un gruppo di una decina di persone quello che stava entrando nella discoteca del Sottovento, ma la security ha fermato uno di loro perché poco gradito e già condannato per omicidio. Quella è stata la miccia che ha fatto divampare l’incendio.
Secondo la ricostruzione pubblicata sul Corriere della Sera a quel punto Nicolò Rapisarda, in arte Tony Effe, avrebbe urlato che se non l’avessero fatto entrare li avrebbero ammazzati tutti. In pochi attimi si è scatenato il putiferio con danni e feriti tra gli amici dell’ex Dark Polo Gang e la security del locale. A riportare le conseguenze peggiori uno degli aspiranti clienti e un buttafuori, a cui sono stati assegnati oltre 100 giorni di cure. Dopo la rissa era arrivato anche un provvedimento della Questura di Sassari nei confronti della discoteca mentre il rapper non potrà mettere piede in Costa Smeralda per un po’.
Per quel finimondo a Porto Cervo ora sono 5 i protagonisti identificati e finiti sotto indagine. Oltre Tony Effe ci sono l’olbiese Gabriele Ritano, il milanese Morgan Leonardo Moricca e i romani Ermes Paolantonio e Christian Perozzi. Quest’ultimo era stato arrestato per il pestaggio nel 2011 a Roma del musicista Alberto Bonanni. La vittima era morta dopo tre anni di coma. Ora per questo gruppo di amici turbolenti arrivano nuovi guai per la notte brava in Costa Smeralda.