Arzachena regina delle spiagge: “Ora lo status di città balneare”

G20 spiagge

Il Summit nazionale del G20 spiagge ad Arzachena.

Si è tenuta la giornata finale della sesta edizione del Summit nazionale di G20 Spiagge ospitato ad Arzachena. Al via mercoledì 3 maggio, questa mattina si sono conclusi i lavori all’Ama Auditorium. Presenti oltre ai sindaci appartenenti al network anche altre delegazioni comunali, istituzioni territoriali e di carattere nazionale, associazioni di categoria, singole aziende del comparto turistico-balneare.

Chiusura con il grande convegno nazionale, moderato dalla giornalista Rai Monica Leofreddi, dove insieme ai protagonisti delle amministrazioni costiere si è discusso attorno ai temi emersi dai tavoli di lavoro. Per il settore, il network ha riunito nel summit di Arzachena quello che di fatto è il maggior comparto italiano.

La città, stando ai dati Istat del 2019, ha un tasso di pressione turistica del 24,99%, tra le più basse rispetto ad altre mete turistiche del G20 delle spiagge. Si tratta di una stima che valuta le potenziali pressioni sull’ambiente dato da un ulteriore carico antropico sul territorio e sulla popolazione residente. Infatti, soltanto Chioggia (7,74), Alghero (7,08) e Viareggio (4,69) hanno numeri più bassi.

Anche il deputato Dario Giagoni è intervenuto al sesto summit nazionale sul turismo balneare. “Il turismo balneare rappresenta per la Sardegna, per l’Italia in generale, un’importantissima fetta di mercato che non può essere sottovalutato. Ritengo doveroso lavorare immediatamente a una norma che consenta l’istituzione dello “status di città balneare” indispensabile anche per contrastare il cosiddetto “effetto fisarmonica”, che proietta con regolarità stagionale le città balneari ad ospitare decine o a volte anche centinaia di migliaia di turisti con tutte le difficoltà in termini di servizi essenziali e non solo.”

”In questi tre giorni di summit abbiamo accolto amministrazioni, esponenti del Governo e associazioni di categoria. Siamo sulla giusta strada – dice Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena –. Il turismo e la pianificazione urbanistica, il monitoraggio delle coste, l’innovazione tecnologica, ad esempio, sono alcuni dei temi che si intersecano e vanno affrontati con una visione ampia. Per capire come muoversi è fondamentale capire anche le necessità e le evoluzioni delle richieste dei consumatori. Ora dobbiamo concretizzare questi giorni di confronto”.

Non era presente il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, ma è comunque intervenuta al Summit con un video messaggio: “Dobbiamo lavorare insieme alla regolamentazione dello status di città balneare, per apportare significativi benefici ai territori interessati. Dobbiamo arrivare a un insieme organico di regole con le quali gestire una delle leve economiche più importanti della Nazione. L’impatto sul Pil del comparto turistico balneare non è solo rilevante in quanto tale ma perché favorisce la conoscenza territorio, contribuisce alla ricchezza culturale”.

Le linee-guida dal G20s per il futuro delle città costiere sono state tracciate nel segno di sostenibilità ambientale, salvaguardia dei litorali, attenzione allo sviluppo urbanistico e dei waterfront, valorizzazione dei beni Unesco, potenziamento di infrastrutture, mobilitò, trasporti, sanità. Uno degli obiettivi, inoltre, è ridurre il gap tra residenti e turisti. Nel corso dell’appuntamento conclusivo è stato firmato il patto d’intesa tra i comuni stessi del G20s e il protocollo d’intesa tra comuni ed ENIT. Uno dei traguardi più significativi del network, nato nel 2018. Infine, è stata svelata la sede della prossima edizione: Caorle.

La sindaca di Cavallino Treporti nonché coordinatrice della rete G20s, Roberta Nesto, confermata per altri due anni, dichiara: “In questo ultimo atto facciamo sintesi degli argomenti affrontati: confermare sicurezza, servizi, sistema di accoglienza. I sindaci sanno che da qui si riparte per un importante percorso il cui primo obiettivo è lo status di città balneare che, ribadisco ancora una volta, è nato come soluzione ai problemi delle comunità residenti”.

Le parole dell’assessore regionale all’ambiente.

“La Regione Sardegna ha inserito alcune di queste considerazioni nella ‘Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile’ (SrSvS) – ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante il suo intervento al “G20 Spiagge” – Infatti, non è possibile pensare alla sostenibilità dei servizi pubblici locali se non si ragiona in termini di rete, con un approccio di governance multilivello e in un’ottica di integrazione con meccanismi di cooperazione intercomunale nella fornitura dei servizi pubblici, condividendo le risorse, la governance e i costi, nonché prevedendo il coinvolgimento delle comunità locali e degli operatori turistici”.

L’Assessore dell’Ambiente ha sottolineato come “tra i temi che si possono affrontare, in collaborazione tra i diversi attori istituzionali, ci sono il trasporto pubblico locale, migliorando l’offerta; la gestione della raccolta differenziata e della risorsa idrica, incentivando la diminuzione nella produzione di rifiuti e nel consumo idrico; i servizi connessi alla sanità. Infine, per la distribuzione di energia elettrica, relativamente ai periodi di massimo carico nelle aree ad alta stagionalità turistica, ha un elevato valore la costituzione delle ‘comunità energetiche sostenibili’, con il coinvolgimento, oltre che delle comunità, anche del comparto produttivo e delle imprese”.

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