Stop ai voli di Air Italy in continuità da Olbia: che cosa succede ora e i pericoli per i lavoratori

L’esito della continuità territoriale da Olbia.

Una cosa è certa: dal prossimo aprile i voli in continuità territoriale, ovvero quelli a tariffa scontata per chi vive in Sardegna, non saranno più fatti da Air Italy. Non solo: l’erede della storica Meridiana apre la porta dell’aeroporto più importante dell’isola, quello di Olbia, al suo rivale diretto. E cioè l’Alitalia. L’esito del bando di oggi che ha deciso chi opererà i collegamenti per Roma e Milano è un fulmine a ciel sereno. Che preannucia aria di tempesta. Con ripercussioni sui posti di lavoro e sull’economia dell’intera Gallura.

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La preoccupazione a diversi livelli è alta. Alla fine, per Air Italy cessa di fatto una delle ragioni principali per mantenere una presenza così forte a Olbia. Non essendoci più linee da presidiare d’inverno, perchè tenere ancora qui il cuore del personale di terra? Questo il ragionamento che starebbe filtrando in queste ore. D’altronde, la smobilitazione, si sa, era già iniziata nei mesi scorsi. Con il tentativo, maldestro, di spostare alcuni dipendenti nello scalo di Malpensa. Senza i doveri della continuità territoriale, la compagnia avrebbe adesso tutte le ragionim legittime, per proporre nuovi trasferimenti al personale in massa.

I dipendenti che lavorano all’aeroporto Costa Smeralda, dopo gli ultimi tagli, sono circa 500. Un indotto da sempre fondamentale per il territorio della Gallura. Altro tema è quello della sede legale. Anche in questo caso i vertici di Air Italy avrebbero mano libera per spostarla a Milano, dove si era già paventato un immediato passaggio nei mesi scorsi. “Sembra quasi che la compagnia abbia cercato un pretesto per procedere con la sua politica di smobilitazione da Olbia – afferma la segretaria della Cgil Gallura Luisa Di Lorenzo -. Temo che ne vedremo delle belle nei prossimi mesi. Come sindacato stiamo studiando quali azioni sia meglio intraprendere”.

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È verosimile, quindi, che la prima risposta dei veritici di Air Italy sia ora presentare richiesta di trasferimento per una fetta importante dei dipendenti di Olbia. Sapendo che probabilmente, in molti, saranno costretti a rinunciare, accettando la negoziazione di un’uscita anticipata. Più difficile l’ipotesi che l’azienda faccia ricorso agli ammortizzatori sociali. Perchè, nel caso della continuità territoriale, non si prevede la possibilità di un ripristino del servizio fino al prossimo bando.

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