Cos’è il Pul e cosa prevede il piano che cambierà le spiagge di Olbia

Pittulongu

Come il Pul coinvolgerà le spiagge di Olbia.

Lo scorso 9 dicembre è approdato il Pul al Consiglio comunale di Olbia e si è parlato molto nelle scorse settimane del Piano di utilizzo dei litorali che prevede regole precise per le coste del territorio. Ma cosa è e cosa prevede?

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Il Piano di Utilizzo dei Litorali è uno strumento di pianificazione territoriale che ha l’obiettivo di regolamentare e gestire l’uso delle aree costiere, al fine di proteggere l’ambiente, promuovere uno sviluppo sostenibile e disciplinare le attività umane che si svolgono lungo le coste. Questo piano stabilisce le linee guida per l’uso delle risorse naturali, la protezione degli ecosistemi marini e costieri, e la gestione delle aree destinate a diverse attività, come il turismo, la pesca, la navigazione, e la realizzazione di infrastrutture.

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ll Pul definisce le aree destinate alla conservazione e quelle in cui è possibile sviluppare attività economiche o infrastrutture, sempre nel rispetto dell’ambiente. Viene redatto in conformità con le normative regionali e nazionali, e può includere la gestione delle spiagge, la salvaguardia delle dune, la protezione delle zone umide e delle risorse naturali costiere, nonché la pianificazione delle zone per la fruizione turistica.

Come cambierà Olbia.

L’adozione del Pul prevede regole per tutte le spiagge e arenili che ricadono nel territorio di Olbia. Coinvolte dunque i 23 lidi di Pittulongu, Porto Rotondo, Portisco, quelle che ricadono in zona Murta Maria e Porto Istana e Cala Saccaia. L’obiettivo è, come detto, la salvaguardia ambientale e della riqualificazione delle spiagge.

Il Pul prevede una serie di interventi per migliorare l’accessibilità e il decoro delle spiagge di Olbia. I parcheggi saranno posizionati a 100 metri dalle spiagge, e i chioschi dovranno arretrare oltre le dune. L’accesso sarà facilitato per persone con disabilità, grazie a passerelle rialzate in legno.

Il piano coinvolge anche la riqualificazione delle zone retrostanti le spiagge, rispettando l’ambiente naturale. Le 23 spiagge di Olbia sono state suddivise in tre ambiti: periurbano, integro e urbano, con diverse percentuali di superficie concessa a strutture balneari. Sono previste concessioni per ombrelloni, chioschi, ristorazione e scuole di vela, con materiali ecocompatibili per la realizzazione di strutture e contenitori per rifiuti. Per la salvaguardia dei litorali il Pul prevede numerosi espropri.

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