Chi sono gli espropriati del Pul di Olbia.
Sono centinaia gli espropri del Comune di Olbia con il Piano di utilizzo dei litorali (Pul). L’amministrazione comunale ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per assicurare la partecipazione dei proprietari delle aree coinvolte.
Tra questi figurano proprietà di nomi molto noti come Karim Aga Khan e diverse società, come il Consorzio industriale Nord Est Sardegna (C.I.N.E.S), il Grand Hotel Abi d’Oru, Il Pellicano d’Oro, ma anche i locali sulla spiaggia di Pittulongu, come lo storico Il Tetto Rosso, la Trattoria Rossi, l’area di Cala Saccaia, la società Marina di PortoRotondo s.r.l. Inoltre diverse proprietà che fanno a capo a altrettante società immobiliari, oltre che a quelle di centinaia di privati.
C’è inoltre la Costa Turchese s.p.a, con sede a Milano, che fa capo alla famiglia Berlusconi e con terreni a Murta Maria. Con ateco “Sviluppo di progetti immobiliari” risulta che nel 2023 aveva un fatturato di 104.419 euro, mentre il capitale sociale nel 2024 è di 2.750.000 euro.
Gli hotel.
Tra gli espropri figura il nome del Grand Hotel Abi d’Oru, storica struttura alberghiera del comune di Olbia, che possiede una spiaggia a Porto Rotondo, in località Marinella. C’è anche il Pellicano d’Oro, il quale ha una struttura che ricade sulla spiaggia che prende il suo nome.
I locali della spiaggia Pittulongu.
Con il nuovo Pul i locali della spiaggia di Pittulongu devono arretrare. Questo perché il piano prevede la preservazione delle dune, che saranno ricreate nella parte antistante della spiaggia “La Playa”, eliminando la strada e tutte quelle barriere che con il tempo hanno logorato il sistema dunale della spiaggia olbiese. Lo stesso avverrà anche nella spiaggia del Pellicano e altri arenili di Olbia, che cambieranno completamente grazie al Pul, subendo un restyling volto a diminuire la pressione antropica.