Fumogeni, cori e petardi invadono Olbia, disagi dopo il derby con la Torres

Cosa resta del derby contro il Torres.

Olbia vince il derby, battendo la Torres 2-1. Una partita vissuta con emozione per la squadra in casa propria, ma non sono stati pochi i disagi nelle vie a ridosso dello stadio. Fumogeni, cori e petardi hanno infatti turbato la quiete del vicinato.

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, in via preventiva contro i disordini, aveva firmato un’ordinanza, dove nel raggio di 500 metri dal Bruno Nespoli, dalle ore 18 del 5 ottobre alle ore 2 del 6 ottobre, contro la diffusione degli alcolici e di vetro, lattine e plastica. Alcune attività adiacenti lo stadio, che non hanno potuto svolgere il loro servizio, hanno dissentito contro l’ordinanza. Tra queste c’è una pizzeria. “Ho deciso di tenere chiuso perché è impensabile aprire e dover discutere con chi si siede a mangiare perché non posso dargli da bere – ha spiegato il titolare -, né bibite in lattina né birra”.

Tanti i disagi anche per la strada bloccata e code nel centro storico, che hanno causato non pochi disagi per gli automobilisti. Ma tra i tanti disturbi alla quiete pubblica causati dal derby calcistico, c’è chi si gode con entusiasmo il risultato dell’Olbia, raccontando di una partita vissuta, almeno nella prima parte, come momento di festa. “La tifoseria è fatta anche di questo – queste le impressioni sui social dei tifosi -. Allegria, cori di sfottò, simpatici e meno simpatici. Almeno il prima partita è stato così con i nostri”.

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