Un mese senza i fratelli Deiana, scomparsi nel mare di Golfo Aranci

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La scomparsa di Giuseppe e Lorenzo Deiana.

Giuseppe e Lorenzo Deiana sono ormai scomparsi in mare da un mese e un giorno. I due fratelli di Olbia erano usciti la vigilia di Pasqua, il 19 aprile, per non fare più ritorno a casa. I giovani pescatori di 20 e 24 anni non hanno lasciato nuove tracce e anche la barca che li trasportava non si trova. Le ultime ipotesi erano andate nella direzione di una possibile collisione tra imbarcazioni.

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La scomparsa: 19 aprile.

Giuseppe e Lorenzo partono all’alba per una battuta di pesca a bordo della loro imbarcazione di circa 4 metri, un Molinari in vetroresina con motore fuoribordo, ormeggiata al porticciolo di Cocciani, Olbia. 11:00 – 13:00: Alcuni pescatori avvistano i due fratelli nella zona di Cala del Sonno, vicino a Capo Figari. 13:00 – 16:30: I telefoni cellulari dei fratelli registrano gli ultimi segnali, agganciandosi alle celle di Posada e Nodu Pianu. Dopo le 16:30, i dispositivi risultano irraggiungibili. Non vedendoli rientrare, la madre e la compagna di uno dei due allertano la Guardia costiera.

Domenica 20 aprile vengono ritrovati in mare, nei pressi dell’isola di Soffi, uno zaino, un paio di stivali e un retino da pesca, riconosciuti dalla madre come appartenenti ai figli. Le ricerche si intensificano, coinvolgendo la Guardia Costiera, i Vigili del Fuoco, sommozzatori, droni e volontari locali.

Lunedì 21 aprile le operazioni di ricerca riprendono all’alba, concentrandosi tra Punta della Canigione e Capo Figari. Martedì 22 aprile vengono utilizzati ecoscandagli per perlustrare i fondali fino a 50 metri di profondità. Le ricerche si focalizzano nella zona di Capo Figari, dove sono stati trovati ulteriori oggetti appartenenti ai fratelli.

Mercoledì 23 aprile viene ritrovato un parabordo della barca dei fratelli tra gli scogli dell’isola di Mortorio. Gli amici dei ragazzi riconoscono l’oggetto e rinnovano l’appello a non sospendere le ricerche. Giovedì 24 aprile la madre dei ragazzi presenta denuncia formale di scomparsa presso il commissariato di Olbia. La Procura di Tempio Pausania apre un fascicolo per atti relativi, senza indagati né ipotesi di reato.

Le ricerche proseguono anche nei prossimi giorni, con l’impiego di sommozzatori, droni, elicotteri e volontari, ma senza esito. La famiglia lancia un appello ai pescatori locali affinché utilizzino le reti a strascico nelle zone di Cala del Sonno, Cala Spada e Mortorio, dove sono stati ritrovati gli oggetti dei fratelli. Viene incaricato un perito informatico per analizzare i dati dei cellulari e del computer di Giuseppe, nella speranza di ottenere informazioni utili alla geolocalizzazione della barca.

La famiglia sollecita la duplicazione della SIM del cellulare di Giuseppe per facilitare la geolocalizzazione e le indagini. Le ricerche sono continuate sia in mare che a terra, con l’impiego di mezzi navali, aerei, droni e volontari. Le indagini sono in corso, nella speranza di ottenere informazioni utili alla localizzazione della barca e alla comprensione degli eventi accaduti.

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