Ancora grave il 48enne dato alle fiamme a Olbia, l’aggressore accusato di tentato omicidio

Il tentato omicidio all’esterno di una palazzina popolare di Olbia.

Sono pochi i dubbi sull’origine della brutale aggressione che ieri ha coinvolto Antonio Cozzolino, 49enne di Olbia, cosparso di liquido infiammabile e incendiato da Davide Iannelli, 48enne originario di Napoli. Entrambi risiedono nello stesso palazzo popolare, tra via Petta e via Eleonora d’Arborea.

Rapporti logorati.

I rapporti non erano dei migliori e da tempo si scambiavano dispetti e prepotenze, talvolta denunciandosi a vicenda. Un odio profondo, che ha rischiato di porre fine alla vita di Cozzolino, che si trova ricoverato a Sassari, con ustioni di secondo e terzo grado nel 70% del corpo.

Costituito dopo l’aggressione.

Subito dopo l’aggressione, Iannelli è costituito nel Commissariato di polizia confessando di aver tentato di uccidere Cozzolino versandogli addosso la benzina contenuta all’interno di una bottiglia di plastica. Sul marciapiede, così come sul muro della palazzina popolare, sono ancora evidenti i segni delle fiamme e dei brandelli di vestiti indossati dalla vittima.

Le richieste di aiuto.

Le richieste di aiuto di Cozzolino, rivolte all’autista di un autobus fermo al capolinea, hanno evitato il dramma. Il conducente del mezzo immediatamente ha imbracciato l’estintore e spento le fiamme, che nel frattempo avevano già consumato parte della pelle e degli abiti dell’uomo.

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