Maxi operazione della Guardia di finanza: sequestri anche in Gallura

I sequestri in Gallura.

Arriva anche in Gallura l’indagine della Guardia di finanza di Milano che ha portato al sequestro preventivo dell’intero patrimonio di due società immobiliari e di numerosi beni immobili nelle province di Piacenza, Pavia, Savona e Olbia-Tempio Pausania, per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro.

Unitamente alla misura cautelare patrimoniale, sono state notificati 38 avvisi di conclusione delle indagini. Le ipotesi riguardano i reati di associazione per delinquere di carattere transnazionale, bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e valori, usura, riciclaggio, autoriciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

In particolare, il sistema fraudolento riscontrato dalle indagini era incentrato nel sistematico “drenaggio” di risorse finanziarie e di immobili da società “decotte”, operanti in diversi settori economici (commercializzazione pneumatici, editoria, costruzione e compravendita di imbarcazioni), cespiti e valori che venivano fatti confluire in nuove entità societarie che, in tal modo, potevano proporsi “pulite” sul mercato.

I conti correnti societari venivano quindi svuotati a seguito della strumentale creazione di fittizi crediti di imposta, mediante la commissione di plurime frodi Iva, soprattutto nel settore della commercializzazione di pneumatici, utilizzando a tal scopo società polacche, ungheresi, slovacche, turche, francesi e tedesche.

I proventi illeciti venivano quindi riciclati con società costituite nel Principato di Monaco, Ungheria, Polonia e Slovacchia, per poi essere utilizzati per l’acquisto di nuovi asset mobiliari ed immobiliari.

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