Da Olbia fino a Sassari e Cagliari, la fitta rete di pusher che guadagna 1000 euro al giorno a testa

L’indagine dei carabinieri.

L’indagine che ha portato a 4 arresti e numerose perquisizioni a Olbia  , allargandosi a macchia d’olio, aveva portato a verificare come due giovani arrestati a San Teodoro si rifornissero degli stupefacenti che poi vendevano, in molte altre zone della Sardegna, come Sassari, Cagliari, Oristano e soprattutto Olbia. In particolare a Olbia si rifornivano da cittadini stranieri, di origine nigeriana, che a loro volta erano dediti allo spaccio al dettaglio.

La banda aveva di fattocolonizzato” i parcheggi di due supermercati di Olbia, facendoli diventare delle vere e proprie piazze di spaccio, dove vendevano le dosi in apparente tranquillità. Particolare era il loro metodo: una semplice telefonata o un sms per un appuntamento e gli spacciatori che a bordo di bici raggiungevano il loro “deposito” per rifornirsi di quelle poche dosi che dovevano essere cedute all’acquirente. Tanto intenso era il loro traffico che in una giornata, ognuno di loro poteva contare fino a 20 appuntamenti, guadagnando fino a mille euro ciascuno. Piazze inoltre che custodivano gelosamente, tanto da non far avvicinare nessun altro spacciatore, neanche loro connazionale, che magari avesse la stessa intenzione di vendere droghe.

Grazie ai numerosi servizi d’osservazione dei carabinieri di San Teodoro è stato possibile identificare gli appartenenti al sodalizio criminale e a denunciarli all’autorità giudiziaria che, concordando con le risultanze investigative dell’Arma ha sferrato il duro colpo alla banda, emettendo delle misure custodiali in carcere.

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