Treni fino al porto e all’aeroporto: il futuro di Olbia corre sui binari

Grandi progetti per i treni a Olbia: arriveranno all’aeroporto e al porto

Il futuro di Olbia corre sui binari grazie a due grandi progetti che prevedono l’arrivo dei treni sia all’aeroporto sia al porto. Tra meno di due anni, Olbia potrebbe finalmente entrare nel miraggio di un nuovo sistema di trasporti regionale e nazionale. Grazie a due progetti finanziati dal Pnrr che promettono rivoluzione. Da un lato, il collegamento ferroviario tra la stazione Olbia Terranova e l’aeroporto Costa Smeralda, e dall’altro, il nuovo raccordo con il porto Isola Bianca. Un investimento complessivo che supera i 230 milioni di euro, destinato a trasformare il volto di Olbia. Oppure a imprimere un’altra lacrima su una città che, già da troppo tempo, soffre sotto il giogo di un sistema ferroviario anacronistico.

I due progetti per i collegamenti ferroviari

Il primo progetto – già in corso e destinato al completamento entro giugno 2026 – prevede una nuova linea di 3,4 chilometri per collegare la rete esistente alla stazione sopraelevata dell’aeroporto. In parallelo, si realizzerà il collegamento tra la stazione Terranova e il porto Isola Bianca, riconvertendo una vecchia linea dismessa in un percorso elettrificato lungo circa 2,4 chilometri, che costeggerà il golfo e passerà vicino al vecchio porto romano. Un ulteriore tassello per posizionare Olbia come polo turistico e logistico. Ma il progetto lascia invariato il nodo oscuro del passaggio a livello di via Roma.

Questo “nemico” di sempre, che da decenni divide il centro e fa soffrire automobilisti e pedoni con code interminabili, resta una ferita aperta. Anziché spostare i binari in periferia – come auspicato da tutti i cittadini – si preferisce puntare su collegamenti che dovrebbero agevolare il traffico ma che in realtà lo aggravano: il nuovo collegamento tra il porto Isola Bianca e Olbia non prevede il capolinea alla stazione (vecchia) di via San Simplicio, ma prosegue direttamente verso il nuovo nodo, la stazione Olbia-Terranova, aumentando in modo significativo il numero dei passaggi dei treni nel cuore di Olbia.

Il sindaco Settimo Nizzi afferma che “si sta lavorando a soluzioni architettoniche e tecnologiche” – come la completa elettrificazione delle linee e l’integrazione con autobus e ciclovie – per fare finalmente un salto di qualità. Ma ai cittadini resta una domanda: perché i soldi non sono stati spesi per spostare il passaggio a livello, simbolo di un sistema che divide e che continua a infliggere disagi quotidiani?

I maxi yacht al porto

Due anni, e Olbia si arricchirà anche del nuovo molo per mega e maxy yacht, un investimento che intende valorizzare il patrimonio marittimo della Gallura e trasformare la città in una meta di lusso per navigatori internazionali. Con oltre 17 posti barca per navi fino a 145 metri, questo progetto promette ricadute economiche da favola. Due anni, e Olbia non sarà più quella che conosciamo. Il vero interrogativo però rimane: si riuscirà a trasformare il sistema trasporti in una risorsa o continueremo a pagare il prezzo di un sistema che non ascolta chi vive e lavora qui? Mentre le opere si concentrano sulle infrastrutture “di prestigio”, il centro città resta imprigionato dal passaggio a livello, condannato a dividere la città e a far sognare ai residenti una Olbia senza barriere.

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