Oltre 1000 chilometri di sentieri, la Regione approva la rete escursionistica

Lo sviluppo del turismo lento e attivo.

Un altro passo verso la nascita della Rete Escursionistica della Sardegna (Res) e la valorizzazione turistica dei sentieri regionali: la giunta regionale, nella seduta odierna, su proposta dell’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas e di concerto con l’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato una delibera che fissa le “Linee Guida per l’istituzione e gestione della Rete Escursionistica della Sardegna e delle Ippovie”. Tra i punti principali, i criteri e le caratteristiche per l’inserimento dei percorsi nell’istituendo Catasto della Res e per il successivo ampliamento della rete, la numerazione dei sentieri e la loro segnaletica, le modalità di fruizione, il livello di governance centrale e locale mediante un tavolo regionale e consulte territoriali, l’istituzione della Conferenza annuale dell’escursionismo, il programma triennale di interventi.

“La Res – dice Barbara Argiolas – è un progetto centrale nello sviluppo di quel modello di turismo sostenibile su cui l’Assessorato ha lavorato in questi anni. Con la collaborazione dell’assessorato dell’Ambiente e la gestione operativa dell’agenzia regionale Forestas, vogliamo valorizzare i sentieri escursionistici già censiti, ampliarne la rete in modo progressivo e svilupparla in un sistema interconnesso che comprenda non solo i percorsi ma anche gli attrattori naturali, archeologici, culturali e paesaggistici dei territori così che la RES diventi un nuovo attrattore della destinazione turistica Sardegna. Continuiamo a organizzare e mettere a sistema  tutti quei segmenti funzionali alla nascita di nuove stagionalità e allo sviluppo del turismo lento e attivo in Sardegna: penso a quanto stiamo facendo su ciclovie e ippovie, al sistema del cicloturismo, al circuito dei Giardini storici, alla rete di borghi, alla strutturazione dei cammini minerari e degli itinerari religiosi, ai progetti sul turismo enogastronomico: natura, paesaggio, tradizioni, cultura materiale e immateriale sono le pietre angolari della crescita turistica della nostra isola”.

“Abbiamo investito sulla rete sentieristica sarda con l’obiettivo di mettere a valore il nostro patrimonio naturale continuando a tutelarlo e, allo stesso tempo, di abbiamo puntato a generare benessere e sviluppo economico – afferma l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano -. Una corretta gestione della rete dei nostri sentieri, che avviene anche grazie all’apertura a Tempio, Sassari, Nuoro, Lanusei, Oristano, Iglesias e Cagliari degli “sportelli della sentieristica” nelle sedi territoriali di Forestas, ci consente di ospitare un turismo verde in grado di apprezzare la ricchezza di biodiversità della nostra Regione e la cura nella gestione che ci viene riconosciuta a livello internazionale. I visitatori si troveranno infatti davanti a un tesoro ambientale premiato lo scorso marzo dall’Efi, l’Istituto forestale europeo, quale ‘Isola forestale europea’ per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea, oltre che per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili.  Abbiamo quindi tutte le carte in regola – conclude la titolare dell’Ambiente – per poter creare uno sviluppo sostenibile a partire dalle nostre popolazioni”.

Istituita con l’articolo 28 della legge regionale 16 del 2017, la Rete escursionistica regionale può attualmente contare su circa 1000 chilometri di percorsi di media e lunga percorrenza ove già si sviluppano attività di trekking, Cammini, Traversate della Sardegna, itinerari culturali, ciclo-escursionismo e mountain biking, ippovie. Nei progetti della Regione, arriveranno a estendersi per circa 4000 km, con segnaletica standard CAI. Come già sancito dalla legge sul turismo, all’agenzia regionale Forestas è demandato il ruolo di gestore e manutentore della Res, in accordo con i comuni territorialmente interessati e con la collaborazione degli enti gestori dei parchi e delle aree protette, del volontariato e dell’associazionismo di settore. Inoltre, sempre a Forestas spetta l’individuazione dei percorsi da inserire, di concerto con i comuni e le unioni di comuni territorialmente interessate e alla predisposizione del catasto.

“L’Agenzia – dichiara l’amministratore unico di Forestas Giuseppe Pulina – esprime grande soddisfazione per la chiusura del percorso dettato dalla legge sul turismo che consentirà di operare fattivamente sulla rete escursionistica”.

“Un ulteriore aspetto da non tralasciare – aggiunge Barbara Argiolas – è quello della partecipazione. Prima di tutto in questo percorso di nascita della Res: fino allo scorso 27 agosto tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di leggere una bozza del documento e inoltrare le proprie osservazioni attraverso il portale SardegnaParteciPa. Ma il coinvolgimento dei territori e di tutti i portatori di interesse dell’escursionismo sarà centrale anche nella governance della Res, col tavolo tecnico regionale e le consulte territoriali e un momento annuale di confronto, la Conferenza annuale, che mette insieme Regione, Club Alpino Italiano, gruppi attivi, enti locali, Anci, associazioni di categoria, operatori turistici e tutti gli interessati”.

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