Posidonia sulle spiagge, è l’allarme: “Con questa legge finirebbe tutta in discarica”

Il consigliere regionale dei 5 Stelle Li Gioi.

“Sulla carta uno strumento utile e rispettoso dell’ambiente costiero, di fatto un lasciapassare che consentirà a chiunque di decidere del futuro delle spiagge sarde pur non avendo alcuna competenza in materia”. Dopo un’attenta lettura dei diversi punti contenuti nella proposta di legge sulla posidonia spiaggiata, il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Ambiente, interviene nel dibattito in corso.

“È chiaro che la proposta è stata elaborata ignorando completamente il parere degli esperti in materia – spiega Li Gioi -, ma fatto ancora più grave è che tra le numerose alternative proposte è presente anche il conferimento della posidonia in discarica. Un’opzione inaccettabile, in totale contrasto con quanto disposto dal decreto Salvamare in via di approvazione al Senato”. La proposta di legge del Psd’Az in Regione tratta ancora una volta la posidonia come un rifiuto e non evidenzia la sua importanza per preservare le spiagge dall’erosione costiera.

“I proponenti hanno presentato questo provvedimento come un modello virtuoso di riciclaggio della pianta marina, ma se andiamo oltre le apparenze notiamo che la posidonia è destinata a finire tutta in discarica. Saranno gli stessi Comuni, e con che competenza?, a poter optare per la rimozione permanente e quindi per il conferimento in discarica”, afferma il consigliere.

La domanda nasce spontanea: quanti saranno i Comuni e i titolari di concessioni demaniali, che potendo scegliere preferiranno sostenere i costi per il trasporto di questo materiale nei depositi di recupero e riciclaggio? “L’unico impianto di recupero e riciclaggio della posidonia si trova a Quartu – sottolinea Li Gioi –. Voi riuscite a immaginare i Comuni e i titolari di concessioni demaniali della Sardegna caricare a proprie spese dei camion per portare la posidonia sino a Quartu? Magari da Alghero, da Olbia o da Orosei? Credo che questa proposta di legge equivalga ad un: fate pure come volete”.

Ma soprattutto, secondo il consigliere M5S, “stiamo perdendo tempo a discutere una proposta di legge sbagliata che per una materia così delicata si avvale dell’incompetenza comunale, come precisato anche dai massimi esperti regionali con i quali abbiamo avuto la fortuna di confrontarci in Commissione. Le spiagge presentano caratteristiche diverse l’una dall’altra dalle quali non si può prescindere”.

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