Non si placano le polemiche sul comitato gallurese per la legge Pratobello
L’attacco del Comitato gallurese contro la speculazione eolico infiamma le polemiche sulla legge Pratobello. Le foto segnaletiche e i toni minacciosi utilizzati contro cinque capigruppo della maggioranza in Consiglio regionale hanno sollevato un vespaio. “No alle liste di proscrizione”, è la replica compatta di chi non ha gradito la personalizzazione della questione.
I primi a rispondere erano stati i capigruppo di tutta la maggioranza, ma il fronte di chi non ha gradito questo tipo di attacco è molto ampio. Anche tanti attivisti che sono impegnati a sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare non hanno gradito questo attacco frontale. Ogni attacco a pale eoliche e pannelli solari genera tante reazioni compiaciute e la soglia di attenzione delle forze dell’ordine è molto alta. Puntare il dito contro cinque persone fisiche ha fatto sollevare ancora di più la tensione. Quelle immagini hanno girati diverse bacheche Facebook e sono finite anche in giro per Cagliari attaccate a un furgoncino. I consiglieri regionali sono i primi a cercare di smorzare i toni, ma la tensione resta alta e basta poco per esasperare i toni.






