Sbarca a Olbia con 5 ovuli di eroina nello stomaco: arrestato un 24enne

Il controllo all’Isola Bianca di Olbia.

I militari cinofili della Guardia di finanza di Olbia, durante un servizio volto alla repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti hanno tratto in arresto un cittadino ventiquattrenne di origine nigeriana, trovato in possesso di eroina. Il giovane, in Italia da sei anni, è residente in provincia di Frosinone e già gravato da precedenti penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante i controlli allo sbarco delle motonavi presso il porto Isola Bianca di Olbia, l’attenzione degli operanti è stata richiamata da un uomo che tentava inutilmente di confondersi tra gli altri passeggeri. I cani antidroga Daff e Betty, pastore tedesco il primo e giovane malinois il secondo, addestrati nella ricerca di droga e impiegati nel controllo dei passeggeri, hanno segnalato senza esitazione il cittadino di origini nigeriane, tra gli sbarchi pedonali dalla motonave proveniente da Civitavecchia.

L’esperienza delle unità cinofile ha spinto gli operanti a condurre ulteriori approfondimenti. L’uomo, infatti, è stato accompagnato l’ospedale dove, grazie ad opportuni accertamenti medici, sono stati individuati cinque “corpi estranei” che erano stati ingeriti dallo straniero. Gli ovuli di polvere chiara, sottoposti al narcotest, sono risultati poi contenere circa 55 grammi di eroina di altissima qualità. La sostanza, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbero potuto fruttare fino a 15.000 euro.

Al termine delle attività, il soggetto è stato arrestato per traffico di sostanze stupefacenti e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria di Tempio Pausania che ne ha disposto l’immediata traduzione presso il carcere di Bancali.

L’attività svolta, inquadrata in un più ampio programma di controllo e repressione dei traffici illeciti nei principali punti di accesso del nord Sardegna, ha dimostrato la sua efficacia con l’ennesima identificazione e l’arresto di soggetti dediti al narcotraffico, erroneamente fiduciosi di poter sfuggire ai controlli mescolandosi allo sbarco con il consueto afflusso di viaggiatori al termine della stagione turistica, confidando in un calo di attenzione conseguente all’emergenza sanitaria da coronavirus.

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