I voli garantiti a Olbia e Alghero domani 29 novembre.
Domani, 29 novembre 2024, è stato indetto dai sindacati uno sciopero generale di carattere nazionale. La mobilitazione coinvolgerà anche il settore aereo, ridotto 4 ore dopo la precettazione firmata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
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Nonostante lo sciopero, alcuni voli saranno garantiti, anche negli aeroporti di Olbia e di Alghero. Con una nota sia il Costa Smeralda che il Riviera del Corallo hanno informato che i voli potrebbero subire ritardi o cancellazioni, invitando i passeggeri a prendere informazioni prima della partenza. Le fasce orarie garantite saranno quelle dalle 7 alle 10, dalle 18 alle 21.
Aeroporto di Olbia.
Non tutti i voli dell’aeroporto di Olbia subiranno cancellazioni, poiché, come negli altri scali, ci sono quelli garantiti durante le fasce orarie interessate dallo sciopero. Si tratta dunque dei voli:
VOE 1135 FIUMICINO (LIRF) OLBIA (LIEO)
VOE1134 OLBIA (LIEO) FIUMICINO (LIRF)
EJU 3583 MALPENSA (LIMC) OLBIA (LIEO)
EJU 3584 OLBIA (LIEO) MALPENSA (LIMC)
Aeroporto di Alghero.
Anche all’aeroporto di Alghero ci sono dei voli garantiti durante lo sciopero, che ha imposto la cancellazione di altri voli. Ecco i voli che partiranno comunque durante gli orari della protesta del settore aereo:
RYR 753 BOLOGNA (LIPE) ALGHERO (LIEA)
RYR 754 ALGHERO (LIEA) BOLOGNA (LIPE)
I motivi dello sciopero e l’ordinanza del Ministro Salvini.
Le motivazioni dello sciopero includono la critica alla Manovra 2025, ritenuta inadatta per affrontare il caro vita e garantire finanziamenti adeguati a sanità, istruzione e trasporti pubblici. Inizialmente lo sciopero dei trasporti pubblici era di 24 ore, poi ridotto 4 ore dopo la precettazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per evitare disagi.
Tuttavia i sindacati Cgil e Uil avevano presentato ricorso urgente al Tar del Lazio contro l’ordinanza, ma è stato respinto. Le motivazioni, secondo Salvini, risiedono nella tutela del diritto alla mobilità degli italiani, il quale ha sottolineato che, sebbene il diritto di sciopero sia fondamentale, è necessario bilanciarlo con il diritto al lavoro e alla mobilità.
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha contestato la decisione, definendola una limitazione al diritto di scioperare, accusando il ministro sminuire i problemi strutturali del settore, come il mancato rinnovo dei contratti e gli investimenti nei servizi pubblici.