Le scommesse online gli fruttano 5milioni di euro, ma non ci ha mai pagato le tasse

I controlli della Guardia di finanza di Cagliari.

Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, la seconda Compagnia di Cagliari ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una persona fisica che gestiva abusivamente un canale di scommesse online.

L’attività ispettiva trae origine da una complessa attività di polizia giudiziaria eseguita dalla prima Compagnia di Cagliari e che ha consentito di individuare una articolata e diffusa rete di soggetti che, in maniera abusiva, hanno gestito canali di scommesse online attraverso provider esteri.

Nello specifico, le indagini hanno evidenziato che il soggetto sottoposto a verifica ha gestito un vero e proprio canale di scommesse on line su eventi sportivi, al di fuori della rete ufficiale autorizzata in via esclusiva dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, attraverso la costituzione di una società estere: mediante tale condotta, ha cercato di sottrarsi non solo al pagamento delle imposte previste sui giochi e scommesse ma anche ai controlli amministrativi e autorizzativi da parte dei Monopoli di Stato.

Infatti, per poter esercitare l’attività di giochi e scommesse on line in Italia, è necessario ottenere il rilascio da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato i prescritti titoli autorizzativi anche se il soggetto economico sia stato autorizzato in altro Paese dell’Unione Europea.

Nel corso delle attività d’indagine sono state acquisite risultanze probatorie, anche attraverso l’utilizzo delle indagini finanziarie, che hanno consentito di ricostruire il volume complessivo delle giocate e dei relativi incassi, sui quali il gestore non autorizzato non ha mai pagato le imposte in Italia.

I guadagni conseguiti, attesa la provenienza da reato dovuta alla violazione penale dell’esercizio abuso del gioco on line, ai sensi della normativa vigente sono assoggettabili a tassazione ai fini delle imposte dirette come proventi illeciti. Complessivamente, le Fiamme Gialle hanno contestato al soggetto verificato ricavi non dichiarati per 5.046.875 euro.

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