Scuole, spostamenti e nuove misure: il premier Draghi firma il nuovo Dpcm

Il nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo.

Il nuovo Dpcm del governo è realtà. Il premier Mario Draghi lo ha firmato questa sera, introducendo le nuove misure che rimarranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

Tra le novità, la possibilità per i governatori di regione di disporre la chiusura delle scuole anche nelle zone arancioni o gialle. Avranno facoltà di farlo nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti, oppure in quelle in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni, o ancora in caso di eccezionale peggioramento del quadro epidemiologico. In zona rossa, è prevista invece la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Il governo, con il ministro Gelmini, ha promesso supporto alle famiglie in tema di congedi parentali.

Confermato fino al 27 marzo il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome, anche in quelle bianche o gialle, salvo per motivi di lavoro, salute e necessità. Nelle zone bianche, con un’incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).

Rimangono invariate le regole sui dispositivi di protezione – averli sempre con sé e indossarli al chiuso, e all’aperto se non sia garantito il distanziamento – e la possibilità per due persone di visitare parenti e amici. Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5. Per quanto riguarda le seconde case, se si trovano in zona arancione scuro o rosso non è possibile raggiungerle, mentre chi vive nelle fasce più a rischio non può andarci nemmeno se le abitazioni secondarie si trovano in zona gialla o bianca.

Un’altra novità è l’istituzione di un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori, anche in considerazione delle varianti.

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dalla stessa data, e nella medesima fascia di rischio, è prevista la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Stop, anche con il nuovo Dpcm, invece, a palestre, piscine e impianti sciistici.

In tutte le zone, inoltre, è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Chiusure confermate per sale bingo e discoteche, alt anche alle feste, pure in zona bianca.

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “Covid tested”. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

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