Boom di “corna” online, ma per il 35% il sexting non è tradimento

Il sondaggio su un campione di italiani.

Aumentano i tradimenti online, anche grazie alle tentazioni offerte dalle tantissime app di incontri. Lo svela Incontri-ExtraConiugali.com, uno dei siti utilizzati per “mettere le corna”. A tradire online, secondo un sondaggio realizzato dal 2 al 5 settembre 2022 su un campione di mille uomini e mille donne iscritti al portale,  è il 75% degli italiani fidanzati o sposati. Un dato in linea rispetto a quello rilevato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani secondo la quale solo 3 coppie su 10 sarebbero fedeli.

“Internet e le nuove app mettono a disposizione una vasta gamma di spazi —dai generici social network ai siti web specializzati— dove parlare senza freni anche di sesso e desideri proibiti, facilitando così la nascita di una nuova forma di adulterio: il microcheating (ovvero piccolo tradimento)”, spiega Alex Fantini, ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

“Anche mettere un “mi piace” sulle foto dell’ex su Facebook o su Instagram—sostiene Alex Fantini— può essere considerato un tradimento. Per non parlare del sexting, lo scambio di foto e testi piccanti con qualcuno che non sia il partner”. Tale orientamento è stato preso anche dalla nostra magistratura, che sempre più spesso ha affermato che la fedeltà non è relativa in modo esclusivo al lato sessuale ma comprende in sé anche la lealtà nei comportamenti dovuti nei confronti del partner.

La fedeltà coniugale, a norma dell’articolo 143 del codice civile, è uno dei principali obblighi del matrimonio, un dovere che la giurisprudenza ha reso più ampio affermando più volte che un legame di natura sentimentale che si intrattiene nel mondo virtuale, anche attraverso una relazione su Internet oppure al telefono, con messaggi e chat, può determinare un autentico tradimento della fiducia reciproca.

Se molte persone classificano un tradimento fisico come una grave infedeltà, se si parla di microcheating non tutti sono d’accordo. Il 65% degli italiani considera il sexting come un atto di infedeltà, ma solo il 26% ritiene che possa esserlo il fatto di mantenere un profilo su un sito o su una app di dating online. Nel sondaggio di Incontri ExtraConiugali.com risulta infine che il 29% considera legittimo mentire online sul proprio stato sentimentale. “Vi è comunque un considerevole 35% di persone di entrambi i sessi che —in assenza di un atto fisico— non considera il sexting come tradimento”, mette in rilievo Alex Fantini.

“Comunque sia —prosegue il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com— tanto il tradimento fisico quanto il microcheating, sempre che non vengano scoperti, possono entrambi essere benefici alla coppia, fungendo da compensazione per quello che non si riesce a prendere dalla storia d’amore in corso”. Accade perché la passione si è spenta oppure perché la coppia è diventata troppo intima sul piano emotivo ma non più su quello sessuale. L’amante ha allora la capacità di riaccendere la sessualità in uno dei due membri della coppia che molto spesso riesce a “portare a casa” l’eccitazione ritrovata.

Tanto è che le coppie che vivono un rapporto extraconiugale si lascino meno frequentemente delle altre: è sempre più evidente che il tradimento è funzionale a mantenere una storia, non a distruggerla. Ma vale più per i tradimenti fisici. ”Rispetto ad un incontro nella vita reale, un tradimento virtuale può rivelarsi molto più pericoloso per le coppie, perché fondato su una maggiore complicità e sulla condivisione di sensazioni in un ambiente che lascia spazio libero alle fantasie, senza freni o inibizioni. In questo modo, la relazione virtuale può far nascere un’affinità di coppia che con un partner reale è più difficile raggiungere”, conclude il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

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