Violentata dall’amico di famiglia, nel paese se la prendono con la ragazzina

La 15enne sarebbe stata aggredita in un paese della Gallura.

Lei soltanto 15 anni, lui è un uomo di 28. La ragazzina sarebbe tornata ricoperta di sangue dalle botte subite dall’amico di famiglia che voleva violentarla in un paesino della Gallura. Dopo essersi rivolta alle cure mediche a Olbia è scattata la denuncia. L’inchiesta è scattata subito con il “codice rosso” e, raccolte le prove, la Procura ha ritenuto fossero elementi sufficienti per disporre l’arresto del presunto stupratore, che ora si trova in carcere.

“Victim blaming” contro la 15enne picchiata e violentata in Gallura.

E’ un fatto che ha scosso tutta la Sardegna per l’efferatezza del crimine e per la minore età della presunta vittima. Ma nel piccolo paese della Gallura, dove si sarebbe consumato il fatto, c’è chi non crede alla denuncia della ragazzina violentata. Usano i social per screditarla e appoggiare il presunto autore dello stupro e del pestaggio, accusato ora di violenza sessuale aggravata. Sono amici del 28enne, ma non solo, quelli che non credono alla versione della minorenne. “Lui chiuso e lei bella tranquilla senza pensieri”, dice una ragazza sui social. “Vanno a passeggio con le colpe affianco”, risponde un amico del presunto violentatore. E poi, “Non ha segni nel viso, l’hanno vista tutti in giro”. Una gogna mediatica, simile a quella che spesso subiscono le donne che trovano il coraggio di denunciare, che non ha risparmiato nemmeno una ragazzina di soli 15 anni.

Gli amici del 28enne di Arzachena raccontano che lei non aveva ferite. “Lei dice che è traumatizzata, ma la vedo sempre in giro. Una ragazza traumatizzata rimane a casa a piangere”, dichiara una del suo paese. Ma c’è chi quel giorno l’ha vista ridotta a una maschera di sangue. Pure il suo presunto stupratore, dopo essere stato denunciato, lo ha ammesso sostenendo però che le ferite sulla 15enne erano state causate da una terza persona e che lui l’avrebbe difesa. Un racconto che, dopo gli accertamenti svolti dai carabinieri, visionando anche le immagini di videosorveglianza, non ha trovato conferma e per lui si sono aperte le porte del carcere.

Boom di abusi contro minori in Sardegna.

Questo ultimo caso di abusi sessuali è uno dei tanti che si consumano anche in Sardegna. Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Terre des Hommes nel dossier Indifesa, evidenzia che nell’Isola nel 2021, le violenze sessuali su minori, che sono aumentate del 54% rispetto al 2020, riguardano al 95% vittime di sesso femminile. E’ recente il caso a Olbia, dove un 61enne avrebbe adescato un 15enne con la scusa di fumare uno spinello e poi avrebbe cercato di molestarlo. A luglio 2022 un uomo avrebbe narcotizzato e violentato la nipotina 16enne a Tortolì. Ma la maggior parte delle violenze sono taciute, spesso per paura o per vergogna.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura