Al via il recupero dello yacht Atina, affondato dopo l’incendio in agosto

Via al recupero del superyacht Atina, tutti i divieti a Olbia

Il recupero dello yacht Atina a Olbia.

Sono cominciate le operazioni di recupero dello yacht Atina, lo yacht affondato lo scorso agosto nelle acque di Olbia, a causa di un incendio. Davanti alla spiaggia delle Saline, è stato piazzato il pontone, lungo 136 metri, proveniente dai Paesi Bassi, che era stato utilizzato per la rimozione della nave Costa Concordia, affondata nel 2012.

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Il pontone, con una gru a piedistallo, servirà a far risalire il relitto della lussuosa imbarcazione, lunga 47 metri, costruita nel 2008 nel cantiere Heesen. Da stamattina sono in corso le operazioni preliminari e i resti dell’imbarcazione saranno riportati in questi giorni in superficie con l’utilizzo del pontone Conquest MB1.

In particolare, sono iniziate le ispezioni subacquee, con una decina di addetti sub che stanno lavorando per il recupero dell’Atina. L’armatore turco dell’Atina ha presentato un piano di recupero del panfilo, vagliato dalla Direzione marittima di Olbia.

Poi, tra domenica e lunedì, ci saranno le operazioni vere e proprie di recupero dell’imbarcazione. La Direzione marittima di Olbia e la Procura di Tempio, che ha aperto un’indagine sull’incidente, sovrintendono alle operazioni nelle acque di Olbia. Stando a indiscrezioni pubblicate dal quotidiano L’Unione Sarda, a bordo del superyacht c’è una cassaforte con denaro e gioielli di valore.

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