Air Italy, il bilancio è in rosso. E si teme per l’addio di Aga Khan

L’allarme dei sindacati su Air Italy.

Programmi ed iniziative commerciali sospesi. Nessuna certezza sul ripristino delle rotte per San Francisco, Los Angeles e Toronto. Fermo operativo per la base di Olbia in concomitanza con la chiusura dell’aeroporto per lavori. Un conto economico fortemente negativo e la paura che la Fondazione Akfed, che fa riferimento al principe Karim Aga Khan, che ha dato avvio al sogno aereo sardo, abbandoni definitivamente la compagine sociale di Air Italy.

Con una lunga missiva indirizzata alla Regione Lombardia e Sardegna e alla stessa Air Italy i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta passano in rassegna la storia più recente della compagnia. Dal piano di rilancio del 2018 fino ai recenti scioperi dei lavoratori, che hanno cercato di sollevare l’attenzione sul futuro sempre più incerto del vettore.

La preoccupazione è che si paventi “un ennesimo disastro annunciato”. E non conforta la notizia di “un’ulteriore riduzione della flotta”, che si trasforma nel “timore che si verifichi un’eventuale uscita della Fondazione Akfed dalla compagnia”.

La richiesta dei sindacati alle due Regioni è chiara. “Chiediamo che vengano messe in atto tutte le azioni indispensabili affinché venga fatta chiarezza sulle condizioni in cui versa l’azienda” e contestualmente “s’imponga anche l’avvio di tutte le soluzioni necessarie per il rilancio della compagnia”. I lavoratori, dicono, sono pronti a fare la loro parte. Ma serve il coinvolgimento della politica.

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