Il dollaro statunitense fatica a trovare richiesta

Il dollaro statunitense (USD) è attualmente in una situazione particolarmente difficile. Sembra infatti che non riesca a trovare facilmente richiesta mentre gli investitori analizzano gli ultimi dati legati alla macroeconomia rilasciati dagli Stati Uniti a maggio 2023.

L’indice del dollaro statunitense, che tiene traccia delle prestazioni della valuta contro altre sei, ha registrato una perdita, scivolando al di sotto del valore 102,50. L’ufficio di censimento degli Stati Uniti, anche conosciuto come US Census Bureau, pubblicherà i valori dello scorso aprile e la Riserva Federale pubblicherà invece il resoconto della produzione industriale.

Tuttavia, ciò che è ancor più importante, è che Joe Biden incontrerà i rappresentati dei Repubblicani, Kevin McCharty e altri tre capi del congresso per discutere e negoziare il limite di debito.

Analisi tecnica del dollaro statunitense

Il momento “bullish” dell’indice di dollaro statunitense (DXY) si è chiuso con la risoluzione al di sotto del valore riportato di 102,50. Rimanendo, nel frattempo, al di sotto di questo valore. In aggiunta, l’indice di forza relativa (o RSI in inglese), è sceso di 50, riflettendo in toto la perdita dell’accelerazione che avrebbe portato l’indice a valori superiori.

Scendendo sotto la soglia psicologica di 102,00, si prevede un prossimo calo a 101,75. Con una chiusura di questo tipo, si aprirebbe un nuovo scenario dove il dollaro potrebbe slittare a un nuovo livello statico pari a 101,00.

Gli esperti di Brokerschart notano che nel caso in cui l’indice DXY dovesse rimanere stabile a 102,50 o superiore, incontrerebbe quasi sicuramente una forte resistenza a 103,00, prima di poter salire nuovamente al livello statico di febbraio 2023, ovvero 103,60.

L’impatto della politica della Federal Reserve

La Federal Reserve statunitense ha due incarichi, ovvero massimo impiego e stabilità di prezzi. Generalmente la Federal Reserve utilizza i tassi di interesse come strumento principale per raggiungere il proprio obiettivo ma ha bisogno di trovare il giusto equilibrio.

Qualora la Federal Reserve sia preoccupata per l’inflazione, rende più stretta la propria politica aumentando i tassi di interesse. In questo modo:

  • aumenta il costo dei prestiti,
  • incoraggia il risparmio.

In questo caso, il dollaro statunitense tende a guadagnare valore poiché diminuisce la quantità di valuta. D’altro canto, però, la Federal Reserve può anche decidere di rendere più lasca la sua politica, tagliando i tassi di interesse.

Effettua ciò nel caso in cui ci sia il rischio di un aumento del tasso di disoccupazione a causa di una maggiore lentezza nell’attività economica. I tassi di interesse più bassi portano a investimenti e permettono alle compagnie di assumere nuovo personale. In questo caso, ci si aspetta che l’USD perda tendenzialmente valore.

Brokerschart è una risorsa analitica in ambito finanziario, con specializzazione nell’ambito dello studio e dell’analisi dei broker, piattaforme di trading e tutti gli aspetti legati a questa attività.

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