Golfo Aranci dichiara guerra alla spiaggia prenotata: pronta l’ordinanza

Linea dura contro i furbetti della spiaggia prenotata.

La Regione Sardegna con propria ordinanza, determinazione n.679 del 29/03/2018, ha esplicitamente vietato di lasciare, oltre il tramonto del sole, sulle spiagge libere, ombrelloni, sedie a sdraio,tende o altro, ma oggi il fenomeno dell’occupazione selvaggia è presente soprattutto di giorno.

Abbiamo da tempo monitorato le spiagge cittadine – spiega il Sindaco Giuseppe Fasolino – rispetto alla cattiva pratica che vuole rendere privati spazi di pubblica fruibilità, e deciso di intervenire contro i bagnanti fantasma, ossia quelli che hanno l’abitudine di prenotare i posti migliori sulle spiagge libere sistemando la mattina presto ombrelloni, sdraio, lettini, asciugamani, borse, giochi gonfiabili per poi tornare al mare qualche ora più tardi”.

Un’antica abitudine che mal si concilia con la fruizione da parte di tutti dei tratti di spiaggia libera e con la necessità di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica nonché prevenire pericoli all’incolumità dei cittadini e turisti. “Oggi si parla tanto di sicurezza – prosegue Fasolino – e poi si consente di lasciare incustodite borse e oggetti di vario tipo sull’arenile, con l’entrata in vigore dell’ordinanza, i frequentatori delle spiagge libere nel comune di Golfo Aranci, potranno posizionare tranquillamente la propria attrezzatura balneare (ombrelloni, sdraio, ecc…), che dovrà però essere obbligatoriamente rimossa, da parte dell’utente, al momento dell’abbandono della spiaggia”.

Linea dura da parte del sindaco Fasolino contro i furbetti della prima fila in spiaggia. “Non si sta parlando di chi si sposta per andare a fare il bagno, prendere il caffè o un gelato, ma di chi lascia l’attrezzatura in riva al mare, occupando abusivamente suolo pubblico sistemano un “accampamento” per poi andare via, dedicarsi alle attività quotidiane e tornare in spiaggia con tutta calma. Nel frattempo, chi arriva successivamente al mare è costretto a farsi spazio facendo lo slalom tra lettini, ombrelloni, attrezzature balneari e oggetti di vario genere lasciati incustoditi al solo scopo di “prenotare”il posto migliore sulla battigia”.

E conclude: “La spiaggia è un bene di tutti e ne deve essere sempre garantita la fruibilità, l’ordinanza comunale non vuole essere punitiva, ma semplicemente evitare comportanti di questo genere”.

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