Guida ai musei della Gallura: un viaggio nella storia e nella cultura del territorio

musei gallura

I musei della Gallura da vedere e visitare.

Questo testo vuol essere una guida ai musei della Gallura. Perchè quando si pensa alla Gallura, il pensiero corre immediatamente alla Costa Smeralda, con le sue spiagge bianchissime, l’acqua cristallina e i celebri resort che, ogni estate, attirano celebrità da tutto il mondo. Ma la Gallura è molto di più. È una regione che custodisce un’anima antica, forgiata dalla forza del granito e dal vento di maestrale, con radici profonde nella cultura agro-pastorale e un’identità forte che si riflette nella lingua, nelle tradizioni e nei suoi borghi ricchi di storia.

Situata nella parte nord-orientale della Sardegna, la Gallura si estende tra mare e montagna, tra territori aspri e selvaggi come il Monte Limbara e vallate dolci punteggiate da olivastri secolari. I suoi abitanti hanno da sempre saputo adattarsi a un territorio non facile, sviluppando nel corso dei secoli una cultura materiale ricchissima, fatta di saperi artigianali, spiritualità arcaica e un forte senso di appartenenza.

Visitare la Gallura significa anche scoprire questa dimensione più autentica e profonda. Al di là della costa e delle mete glamour, l’interno della regione offre una serie di musei, centri culturali e collezioni private che raccontano il vissuto di generazioni di galluresi, i loro mestieri, i loro riti, il rapporto con la terra, la religione, il viaggio e la memoria.

Questa guida nasce con l’intento di accompagnare il viaggiatore curioso in un itinerario culturale tra i musei più interessanti della Gallura. Dalle testimonianze archeologiche di Olbia alle tradizioni artigiane di Tempio, dalla misteriosa figura dell’agabbadora di Luras ai racconti dell’emigrazione, ogni museo rappresenta una tappa significativa per comprendere la complessità e la bellezza di questa terra.

Che tu sia un appassionato di storia, un amante delle tradizioni popolari o un semplice viaggiatore in cerca di autenticità, troverai in questi luoghi delle vere e proprie chiavi di lettura per interpretare la Gallura con occhi nuovi.

1. Museo etnografico Galluras – Luras

Uno dei musei più celebri dell’intera Sardegna è il Museo Galluras, situato nel centro storico del paese di Luras. Questo museo etnografico è ospitato in un’antica casa padronale del XVIII secolo e rappresenta un’autentica immersione nella cultura gallurese del passato.

Il museo espone oltre 5.000 oggetti tra strumenti agricoli, attrezzi di falegnameria, utensili della vita domestica, abiti tradizionali e arredi originali. Ma il pezzo forte è senz’altro la “martedda”, l’unico esemplare noto del martello usato da una “femina agabbadora”, una figura misteriosa della cultura popolare sarda che, secondo la leggenda, aiutava a “terminare” le sofferenze degli anziani o dei malati terminali. Il museo racconta la sua storia con grande rispetto e profondità antropologica.

Dove: Luras (provincia di Sassari)
Orari: Variabili, consigliata la prenotazione
Biglietto: A pagamento

2. Museo archeologico di Olbia

Nel cuore della città di Olbia, in una suggestiva posizione sull’isola Peddone, sorge il moderno Museo Archeologico, dedicato alla storia dell’antica città fondata dai Greci e poi fiorita sotto i Romani.

Il museo ospita reperti che coprono oltre duemila anni di storia, tra cui anfore, mosaici, ceramiche e resti di navi romane affondate nel porto. Di grande rilievo è la sezione dedicata alle navi mercantili del periodo imperiale, alcune delle quali sono state recuperate quasi intatte.

Dove: Olbia, Via Isola Peddone
Orari: Tutti i giorni (mattina e pomeriggio)
Ingresso gratuito

3. Museo natività della Beata Vergine Maria – Aggius

Aggius, uno dei borghi più affascinanti della Gallura, ospita ben due musei degni di nota. Il primo è il Museo della Natività, allestito all’interno dell’antico oratorio di Santa Croce. Il museo si distingue per una collezione straordinaria di presepi provenienti da tutto il mondo, molti dei quali realizzati da artigiani locali.

La raccolta è permanente ma viene ampliata nel periodo natalizio, quando Aggius si trasforma in un vero e proprio “paese-presepe”.

Dove: Aggius (centro storico)
Orari: Aperture stagionali
Ingresso con offerta libera

4. Museo del banditismo – Aggius

Sempre ad Aggius troviamo il singolare Museo del Banditismo, che racconta un capitolo oscuro ma affascinante della storia sarda: il fenomeno del banditismo che ha interessato la Gallura e altre aree dell’isola tra il XVIII e il XX secolo.

Il museo è ben strutturato e propone documenti originali, fotografie d’epoca, armi, uniformi e una narrazione equilibrata che evita la mitizzazione, pur raccontando storie realmente accadute. Il percorso espositivo è arricchito da pannelli multilingue e installazioni audiovisive.

Dove: Aggius
Orari: Tutti i giorni
Biglietto: A pagamento

musei gallura

5. MEOC – Museo etnografico Oliva Carta Cannas – Tempio Pausania

Il MEOC, acronimo di Museo Etnografico Oliva Carta Cannas, è uno dei musei etnografici più completi della Sardegna e si trova a Tempio Pausania, capitale storica della Gallura.

All’interno del museo è stato ricreato un tipico ambiente domestico gallurese di fine ‘800 con camere arredate, strumenti per la lavorazione della lana, la tessitura, la vinificazione e la produzione del formaggio. Di grande rilievo anche le collezioni di abiti tradizionali e gioielli sardi.

Dove: Tempio Pausania, Via Monti
Orari: Mattina e pomeriggio
Biglietto: A pagamento

6. Museo del sughero – Calangianus

A Calangianus, piccolo centro noto per essere uno dei principali produttori mondiali di sughero, si trova un museo interamente dedicato a questo prezioso materiale: il Museo del Sughero.

Ospitato all’interno di un’ex scuola elementare, il museo illustra il ciclo completo della lavorazione del sughero, dall’estrazione alla trasformazione, includendo gli strumenti tradizionali e le tecniche artigianali. È una tappa obbligata per comprendere l’importanza economica e culturale che questa risorsa ha avuto per la Gallura.

Dove: Calangianus
Orari: Tutti i giorni (preferibile prenotare)
Biglietto: A pagamento

7. Museo mineralogico naturalistico – San Giovanni di Posada (a ridosso della Gallura)

Anche se si trova poco oltre i confini meridionali della Gallura, il Museo Mineralogico Naturalistico di San Giovanni di Posada è una meta interessante per chi si muove tra Gallura e Baronia.

Il museo presenta una vasta collezione di minerali, fossili, rocce e materiali vulcanici provenienti da tutta la Sardegna e dal mondo. Una sezione è dedicata alla geologia della Sardegna settentrionale, molto utile per chi ama anche il trekking naturalistico e vuole comprendere la formazione del paesaggio gallurese.

Dove: San Giovanni di Posada
Orari: Su prenotazione
Biglietto: Gratuito o offerta libera

8. Museo LabEN – Laboratorio dell’emigrazione – Tempio Pausania

Un piccolo ma toccante museo a Tempio è il Laboratorio dell’Emigrazione (LabEN), dedicato alla memoria dei numerosi sardi (e galluresi) emigrati tra il XIX e il XX secolo in cerca di fortuna all’estero.

Il museo raccoglie lettere, fotografie, documenti di viaggio e racconta storie di sacrificio e speranza. Un’esperienza emotiva che arricchisce la comprensione dell’identità sarda contemporanea.

Dove: Tempio Pausania
Orari: Su appuntamento
Biglietto: Ingresso gratuito

Le radici della terra nei musei della Gallura.

La Gallura non è solo mare cristallino e mondanità estiva: è anche terra di cultura profonda, di storie antiche, di artigianato, spiritualità e resilienza. I musei del territorio della Gallura offrono l’opportunità di scoprire la vera anima della regione, fuori dai circuiti più turistici. Visitandoli, si avrà non solo una visione più completa della Sardegna, ma si contribuirà anche a sostenere le comunità locali nella valorizzazione delle proprie radici.

Condividi l'articolo