Minacciano la guida che li ferma a Cala Coticcio, denunciati dai carabinieri

A Cala Coticcio senza autorizzazioni e minacciano la guida, due denunciati e caccia al terzo

Per arrivare a piedi a Cala Coticcio serve l’autorizzazioni e l’accompagnamento, non ce l’avevano e hanno denunciato la guida. Era il primo maggio, due giovani di Sassari e Capoterra non hanno gestito al meglio l’infrazione e difendono la terza persona che era con loro senza farne il nome. Si sono quindi beccati una denuncia da parte dei carabinieri forestali e ne rischiano un’altra a causa dell’omertà.

Non è più libero l’acceso via terra alle due caratteristiche insenature di Cala Coticcio. Bisogna prenotarsi e scendere assieme alla guida autorizzata. Il terzetto, invece ha agito all’antica e si è addentrato per il sentiero di Caprera che arriva a una delle cale più amate del mondo e li hanno sopresi.

Le minacce alla guida

“Non si sarebbero limitati, in base a quanto emerso dalle indagini, a violare le disposizioni del Parco che
prevedono l’accesso alle aree a tutela integrale mediante l’accompagnamento di guide esperte e
autorizzate – spiegano i carabinieri -. Ma avrebbero addirittura minacciato la guida che li aveva fermati facendo scattare il gioco di squadra tra Istituzioni motivo per cui sono stati denunciati anche per minacce a incaricato di pubblico servizio”.

Dal Centro anticrimine natura di Cagliari, Ufficio dal quale dipende il Posto fisso di Caprera, i carabinieri forestali ricordano che “l’accesso limitato ed accompagnato a determinati siti, è necessario per una efficace tutela degli stessi. Caprera gode infatti di un gran numero di endemismi, cioè specie presenti solo in determinate e limitate aree, sia di flora che di fauna la cui tutela non è solo competenza degli Enti preposti alla gestione e salvaguardia dell’Ambiente ma di tutti i cittadini che sono corresponsabili con gli Enti preposti nella tutela della nostra Casa Comune. Accettare queste limitazioni quindi, sebbene a volte possano sembrare scomode, è un atto di civiltà”.

Condividi l'articolo