“L’Anas ci ha chiuso fuori”. La protesta dei residenti dello svincolo per Trudda

La protesta dei residenti vicino alla svincolo per Trudda.

“Aiutateci. L’Anas ci ha chiuso fuori”. Questo il contenuto dello striscione di protesta che da ieri i residenti dei terreni vicini allo svincolo per Trudda, a 15 chilometri da Olbia, hanno affisso sul cavalcavia della strada 131 DCN in entrambe le direzioni di marcia, da e verso Olbia, per protestare contro la chiusura degli accessi abusi avvenuta una settimana fa per mano dell’Anas.

L’Anas ha, infatti, stabilito che i sei accessi abusivi che i proprietari dei terreni hanno, in questi anni, costruito per avere un accesso diretto alla quattro corsie, senza passare dallo svincolo, fossero pericolosi ed illegali ed ha deciso di chiuderli, per non rispondere di eventuali responsabilità su quei tratti di strada. Nonostante questo, due residenti sono stati denunciati e multati con 120 euro ciascuno per avere arbitrariamente levato i bulloni dal guardrail apposto dall’Anas ed essersi aperti un varco nella strada, per poter raggiungere le proprie abitazioni. La competenza dei controlli su questo tratto di strada, peraltro, non è di competenza della polizia locale di Olbia, ma della polizia stradale. Le abitazioni di chi porta avanti la protesta si trovano nel comune di Olbia, mentre la competenza della viabilità è del comune di Loiri Porto San Paolo.

I proprietari dei fondi attigui allo svincolo incriminato, sono sul piede di guerra: denunciano il fatto che quando l’Anas, venticinque anni orsono, espropriò i terreni, assicurò loro che avrebbe realizzato delle bretelle di collegamento con il ponte vicino. Di fatto mai realizzate. Ed oggi le undici persone residenti nella zona, tra le quali due minori, sono costrette a farsi venire a prendere sulla quattro corsie, mentre le auto sfrecciano a tutta velocità nella strada rendendo la cosa palesemente pericola. Oppure a percorrere una strada alternativa che risulta “inagibile” per detta dell’Anas stessa, piena di buche e rovi,. Questa situazione impedisce persino ad alcuni di recarsi al lavoro, provoca danni alle vetture dei residenti e non ultimo, in caso di pericolo di incendio o altro, diventa difficile l’arrivo di eventuali mezzi di soccorso.

La replica del Comune di Loiri.

Il sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai interviene sulla vicenda. “Noi diamo come amministrazione comunale la disponibilità ad intervenire sulla strada pubblica di nostra competenza, che va dal cavalcavia. Nei tratti di strada pubblica, infatti, chi deve farsi carico delle spese per i lavori è l’amministrazione comunale o provinciale, Quindi nell’altro pezzo di strada, la competenza è del Comune di Olbia. Se si tratta di fare interventi su una strada privata invece, le spese per la sistemazione della stessa, sono a carico dei cittadini”, spiega Lai.

Sul caso interviene anche Augusto Navone, candidato sindaco per Olbia con la Grande Coalizione che dice: ” Occorre liberare immediatamente i cittadini, è inammissibile che restino imprigionati nelle loro case. Assurdo: i cittadini a cui è stata chiusa la via di accesso alle loro abitazioni devono avere immediatamente una soluzione. Come è possibile che la gestione della viabilità sia così cieca? Io e la Grande Coalizione, appoggiamo con forza e determinazione la protesta dei cittadini residenti nei terreni vicini allo svincolo di Trudda. Una soluzione deve essere trovata immediatamente. Basta promesse che cadono nel vuoto. Bisogna garantire subito alle famiglie un accesso in sicurezza”, conclude Navone.

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