Sabato 22 l’appuntamento con la notte bianca a Luogosanto
A Luogosanto torna l’atteso appuntamento con “Passizendi in Locusantu“, la notte bianca che si svolge nel cuore della città mariana sabato 22 luglio. Quest’anno giunge alla sua 14esima edizione.
L’evento è organizzato dalla ProLoco e patrocinato dal Comune. Prevede la presenza di stand enogastronomici, botteghe aperte, musica, maschere tradizionali, soste aperitivo, esposizioni di artigiani e produttori locali. Ospiti speciali saranno quest’anno gli Urthos e Buttos di Fonni e il Gruppo folk Civitas Mariana.
Presso i numerosi stand enogastronomici sarà possibile degustare vino, birra artigianale e cocktail, ma soprattutto assaporare un grande assortimento di piatti della tradizione e non solo. Dalla zuppa gallurese al “casgiu furriatu” e agli arrosticini; dai taglieri con salumi e formaggi locali al porcetto e alla trippa. Dalla frittura di pesce ai panini con “pulpeddi” e alla “mazza frissa”. E per i più golosi non mancheranno seadas e “frisgioli”, le deliziose frittelle lunghe galluresi.
Il presidente della Pro loco
Soddisfatto il presidente della Pro loco. “Siamo contenti della dimensione che la manifestazione sta assumendo e del suo forte legame con il territorio, con i suoi artigiani e le sue realtà produttive – commenta Gabriele Pileri -. L’offerta enogastronomica quest’anno sarà più varia che mai e tra gli espositori ci saranno produttori locali di vino come Araona, di birra artigianale come il birrificio Tassari e di miele, grazie alla presenza dell’azienda Agricola Tresserri. E ancora i visitatori troveranno le “Signore Ortolane” con i loro sottoli e sottaceti e decine di artigiani che realizzano candele, mandala, coltelli, articoli in pelle, oggetti in legno e sughero e tanto altro. Ci auguriamo che le innovazioni che abbiamo introdotto e l’impronta “local” che abbiamo dato a Passizendi in Locusantu siano apprezzate e vengano premiate da una grande affluenza.”
Il sindaco di Luogosanto
“Con questo evento in piena stagione vogliamo attirare l’interesse dei visitatori – commenta il sindaco Agostino Pirredda -. Puntando non solo sul nostro patrimonio enogastronomico e sui piatti tipici – che sono una parte importante del paesaggio culturale della Gallura e un fattore decisivo quando si parla di competitività turistica – ma anche sull’artigianato, sul folklore e sullo spettacolo”.
“Perché se il cibo è la porta d’accesso al territorio, è anche vero che il viaggiatore e il turista moderno cercano un contatto reale con la cultura e le tradizioni del luogo. Legare cibo, ambiente, divertimento e cultura in un’offerta del genere vuol dire quindi non solo generare valore per il nostro territorio, ma anche rispondere all’esigenza di autenticità dei flussi turistici attuali.”