Allarme per un cinghiale infetto nelle campagne di Monti

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Il cinghiale con la peste suina.

Nei giorni scorsi, a Monti, è stato abbattuto un cinghiale affetto da PSA, la peste suina africana.

Durante una battuta di caccia grossa della compagnia Zuighe, è stato abbattuto un esemplare risultato positivo ai test sierologici di routine.

Vista la relazione del Servizio Veterinario di Sanità Animale della Assl di Olbia, il sindaco Emanuele Mutzu ha subito emesso ordinanza per l’eliminazione della carcassa, secondo le norme vigenti.

Il territorio di Monti è compreso nelle “zone infette” da PSA, determinate dalla Regione Sardegna. La caccia grossa in queste zone è regolamentata in deroga: le compagnie di caccia esercitano con autorizzazione del Dipartimento di Prevenzione. Ciascun esemplare abbattuto viene stoccato in un apposito locale, predisposto perché sia eviscerato, sezionato e conservato, in attesa degli esiti degli esami di laboratorio. Le parti di carcassa e visceri vengono poi distrutti in loco, o smaltiti dalle ditte autorizzate.

Grazie alla collaborazione delle compagnie di caccia, è drasticamente diminuita l’incidenza di abbattimenti sieropositivi nelle zone infette del selvatico. Sono stati infatti solo 5 i casi nella stagione 2018-2019.

Questa attività di controllo ha avuto esiti positivi anche nel comparto suinicolo: da più di un anno non si rilevano focolai negli allevamenti, e il dato lascia sperare che l’intero settore presto possa essere rilanciato, superando le restrizioni sulle esportazioni subite negli ultimi 8 anni.

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