Il lusso finisce in cenere a Olbia, interdetta area di 500 metri intorno all’Atina

Interdetta l’area intorno al relitto dell’Atina distrutto dal fuoco a Olbia

Le fiamme hanno completamente distrutto il superyacht Atina, interdetta un’area di 500 metri intorno al relitto nel mare di Olbia. Mentre vanno avanti le indagini per scoprire le cause del rogo, sono in corso le operazioni di recupero e verifica su eventuali sversamenti. La Guardia costiera ha emanato un’ordinanza urgente per evitare a chiunque di avvicinarsi in quel tratto di mare davanti alle Saline e Marina Maria.

“Fino alla completa rimozione del relitto del M/Y ATINA nonché del materiale di contenimento posto a tutela dell’ambiente – si legge -, la zona di mare centrata nel seguente punto di coordinate geografiche, meglio rappresentata nell’allegato stralcio cartografico: Lat 40°54.54’ N Long 009° 35.23’ E (WGS 84) per un raggio di 500 metri, è interdetta al traffico marittimo, alla pesca, all’attività subacquea e ad ogni altra attività di fruizione del mare”.

L’Atina era prima nel mare di San Teodoro, da avanti a Lu Impostu. Poi la navigazione verso nord e l’ormeggio nel mare di Olbia. Sedici le persone a bordo, metà delle quali erano a terra. Quando è partito l’incendio dalla sala macchine, gli altri otto si sono si sono messi in salvo grazie ai tender. Immediate le operazioni di spegnimento, ma la furia del fuoco è stata devastante e ha distrutto lo yacht che è affondato. Atina è stato varato nel 2008 e rivisitato nel 2022, con la sua lunghezza di 47 metri, e batteva la bandiera oceanica delle Isole Cook.

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