Mare caldo e cozze a rischio, per Olbia non resta che chiedere lo stato di calamità naturale

Moria di cozze nel Golfo di Olbia.

Non c’è tempo da perdere. Oggi stesso, con tre giorni di anticipo rispetto alle previsioni, abbiamo dichiarato con una delibera di giunta e con le previste dichiarazioni di legge da parte della Assl e della Capitaneria di Porto di Olbia, lo stato di calamità naturale in seguito alla moria di mitili del nostro Golfo“, così si esprime il Sindaco Settimo Nizzi, riguardo alla grave difficoltà che stanno attraversando i molluschicoltori in seguito all’eccezionale innalzamento della temperatura del mare.

La mitilicoltura è uno dei comparti più importanti dell’economia del nostro territorio e può costituire un volano per tutta l’isola. – prosegue Nizzi–In questo modo andiamo incontro alle esigenze delle aziende e dei lavoratori del comparto, cosa che ci sta particolarmente a cuore, e proteggiamo un settore di grande importanza che contribuisce a diffondere l’immagine di Olbia in tutto il mondo”.

Lo stato di calamità è stato dichiarato in seguito alla riunione che si è tenuta ieri nella quale il Sindaco ha incontrato i mitilicoltori ed ascoltato le loro esigenze e dopo aver ricevuto, a seguito della richiesta da parte del Sindaco stesso, gli atti di competenza della Assl n. 2 e della Direzione Marittima di Olbia necessari all’amministrazione per l’adozione del provvedimento.

Nella fattispecie, si procede ai sensi e per gli effetti della normativa regionale, nazionale ed europea in materia di pesca e acquacoltura, con particolare riferimento agli adempimenti che disciplinano la materia di Aiuti del settore per danni causati da calamità naturali o eventi eccezionali.

 

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