A Olbia 4mila amministrativi in graduatoria: “Ma l’Ats da compiti extra ai tecnici”

La denuncia del consigliere Li Gioi.

“Lo scorso dicembre in Sardegna è stata stilata da parte di Ats una graduatoria di oltre 4 mila persone, che attraverso una selezione pubblica per soli titoli sono state individuate come personale da assumere a tempo determinato per il profilo di assistente amministrativo di Categoria C. Eppure, alla luce dell’emergenza Covid, l’Ats anziché attingere da questo elenco ha preferito attribuire nuove mansioni extra ai tecnici della Prevenzione impiegati nei Servizi Spresal (Servizio di Sicurezza sul Lavoro), Sian (Servizio Igiene Alimenti Nutrizione) e Servizio Veterinario. Trenta lavoratori chiamati a supportare la campagna vaccinale in modo fattivo. Stando alla missiva, inviata dal capo Dipartimento della Prevenzione di Ats, quindi, questi lavoratori dovrebbero occuparsi del caricamento dei dati riguardanti le vaccinazioni. Mansioni non previste dai contratti che andrebbero inevitabilmente a depauperare i servizi coinvolti da questa iniziativa”.

Questa la denuncia del consigliere regionale del m5s Roberto Li Gioi che chiede all’Ats le ragioni di questa richiesta alla luce del fatto che sono già in essere graduatorie valide da cui l’Ats potrebbe attingere senza ulteriori ritardi.

“I tecnici addetti a importanti servizi di Prevenzione, a rotazione, per un giorno alla settimana, dovranno prestare otto ore di servizio, aumentate eventualmente di cinque ore facendo ricorso allo straordinario, presso l’hub vaccini di Olbia. I turni dovranno essere garantiti con la presenza di due tecnici della prevenzione ogni giorno compresi sabato e domenica”.

“Questo ulteriore impegno – osserva Li Gioi – comporterà inevitabilmente un rallentamento della quotidiana attività ordinaria eseguita dal personale dei Servizi coinvolti, e di conseguenza notevoli disagi e disservizi. É quindi lecito domandarsi per quale motivo non si attinga dalla graduatoria in essere e perché, non si faccia ricorso a nuovi contratti a termine e soprattutto a profili amministrativi. Una possibilità dal duplice vantaggio: raggiungere un risultato più efficace nella campagna vaccinale e creare nuove opportunità di lavoro in un settore come quello della Sanità che soffre da tempo di gravi carenze di organico”.

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