Il pasticcio delle giostre di San Simplicio: “Danno enorme. Il sindaco non può fare a scaricabarile”

Il capogruppo in Concislgio comunale Piccinnu.

“La festa è stata rovinata. Nei due giorni più importanti abbiamo tolto ai nostri bambini il gusto del divertimento delle giostre. Si tratta di un danno irreparabile. E penso anche a tutti quelli operatori, alle attività economiche, alle bancarelle che sono state gravemente danneggiate da questa situazione. Adesso l’amministrazione comunale non può fare a scaricare barile”.

Rino Piccinnu, capogruppo in Consiglio comunale della Coalizione civica e democratica, non accetta mediazioni. Risponde caustico a chi, in queste ore, ha cercato di sminuire la portata della vicenda. Sottolinea l’enorme danno economico e d’immagine per Olbia durante la sua festa più importante, quella di San Simplicio.

“Mi chiedo se una cosa del genere sarebbe mai successa a Sassari o a Cagliari. Ma quando mai per i Candelieri o Sant’Efisio è partita la festa senza che tutti avessero le autorizzazioni?”, prosegue Piccinnu.

Ma c’è un altro particolare che sottolinea il capogruppo dell’opposizione in Consiglio comunale. “La domanda per le autorizzazioni le giostre l’hanno fatta – spiega Piccinnu -. Peró è mancata completamente la parte politica. Non basta convocare la Commissione. Bisogna dargli seguito, chiamare e sollecitare i tecnici. E se i tempi non lo permettono, chiedere una deroga al prefetto. Dov’era, invece, la parte politica?”.

Un errore da non fare più. “Il prossimo anno si torni a dare il Caocci alla società Dueville e il “meloncino” a Matherland, in base alle dimensioni e alle necessità. Le due realtà possono convivere e a Olbia c’è spazio per tutti”.

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