Rischio idrogeologico a Olbia: “Nessun progetto potrà essere pronto in 6 mesi”

La replica dei portavoce del Movimento 5 Stelle.

I portavoce del M5s di Olbia Roberto Ferinaio, Maria Teresa Piccinnu, Nardo Marino e Roberto Li Gioi replicano alle dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco Nizzi durante la presentazione della variante Pai di Olbia.

“Messaggi volti a confondere i cittadini e far credere loro che un Piano per la messa in sicurezza della città sarà pronto entro sei mesi. É stata una presentazione imbarazzante e spiacevole quella organizzata ieri dal sindaco Settimo Nizzi che, in campagna elettorale, ha pensato di sfruttare ancora una volta a suo favore un tema caro agli olbiesi come la messa in sicurezza della città. Se il primo cittadino avesse realmente un Piano di mitigazione del rischio idrogeologico, alternativo all’unico Piano esistente bocciato dalla Regione, non ci sentiremmo in dovere di replicare e di portare alla luce tutto ciò che Nizzi ha invece pensato bene di tacere”.

“Innanzitutto, dichiarare che Olbia avrà un piano per la messa in sicurezza pronto entro sei mesi è una previsione che non tiene conto delle tempistiche previste, e vi spieghiamo il perché – continuano i pentastellati entrando nel dettaglio – . Quella presentata ieri è una variante al Piano di assetto idrogeologico della città (Pai), ovvero una variante che tiene conto di uno studio di come la città si allagherebbe in caso di eventi alluvionali. Una variante al Pai che deve essere prima approvata dal Comitato istituzionale dell’autorità di Bacino, attraverso una procedura per la quale gli uffici competenti impiegano di norma circa un anno per istruire la richiesta, e che, considerato il periodo di pandemia avrà tempistiche senza dubbio più lunghe. In seconda battuta, la variante al Pai deve essere approvata dalla Giunta e a seguire il Presidente della Regione deve emanare un apposito decreto, per cui saranno necessari altri due mesi almeno. A questo punto, una volta approvata la variante al Pai, può essere avviato l’iter per l’approvazione del Piano che comprende la Valutazione di impatto ambientale che per il Piano Mancini è durata oltre sei anni. Dal momento che la matematica non è un opinione, è impossibile sostenere che il Piano di mitigazione del rischio idrogeologico possa essere pronto in sei mesi”.

“Giocare con le parole per presentare realtà edulcorate non è affatto rispettoso – continuano i portavoce – . Ci sentiamo in dovere di spiegare alla popolazione, ai nostri concittadini, qual è la situazione in cui ci troviamo, quali sono le tempistiche e quale sia la portata e la validità degli studi presentati. L’unico Piano per la messa in sicurezza di Olbia finora esistito è stato bocciato dalla Regione (adducendo motivazioni pretestuose e ancora oggi facilmente superabili) e il sindaco Nizzi non ha nascosto la sua soddisfazione quando ciò è avvenuto. Adesso, il primo cittadino sta rispolverando il Piano Technital, che non è affatto un progetto ma un mero studio di fattibilità. Le tempistiche saranno lunghe e non è affatto detto che questa variante al Pai, utile a Nizzi, per rendere attuabile il suo studio di fattibilità, venga approvata”.

“Il nostro intento è fare chiarezza, rendere consapevoli i cittadini di quanto sta accadendo. Siamo inoltre certi che gli olbiesi non daranno credito a queste presentazioni luccicanti alle quali non sono mai seguiti i fatti ma al contrario daranno fiducia a chi ha veramente a cuore la sicurezza di Olbia e ha già le idee chiare su come intervenire in tempi rapidi”.

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