Domani a Oschiri la protesta contro la chiusura del Ponte Diana, De Candia: “Ignorati i disagi”

Ponte Diana

Il Ponte Diana chiuso dallo scorso 8 giugno.

Si terrà domani, sabato 11 giugno alle ore 10, in prossimità del blocco stradale sul Ponte Diana nel territorio di Oschiri, la prima manifestazione di protesta indetta dal gruppo spontaneo di cittadini e promossa da Gianfrancesco De Candia, imprenditore agricolo e consigliere comunale di Oschiri del Gruppo di Opposizione Valore Comune, residente nella parte del territorio oschirese maggiormente penalizzato dalla chiusura del tratto stradale del Ponte sulla SS 392, all’altezza del Lago Coghinas.

L’Anas lo scorso 8 giugno, ha posto le sbarre e vietato il transito lungo la strada che collega Oschiri con le sue frazioni sparse sul territorio e Tempio Pausania, tagliando di fatto in due un territorio comunale e costringendo allevatori, cittadini e lavoratori ad effettuare un lungo percorso alternativo su strade secondarie inadatte a recepire un notevole aumento di traffico.

Le motivazioni alla base della protesta sono chiare dunque e il gruppo di cittadini è determinato ad andare fino in fondo alla vicenda.

“Pretendiamo risposte chiare e soluzioni in tempi brevi e certi, altrimenti innalzeremo da subito il livello della protesta. Questa situazione è inaccettabile e pone a serio rischio l’integrità del territorio. Il territorio e le sue istituzioni non possono rimanere estranee a decisioni che ci incidono sopra in maniera così profonda”.

L’amministrazione comunale di Oschiri parrebbe essere stata completamente ignorata nell’iter che ha portato alla decisione della chiusura, per cui non si capisce se e in che misura si sia tenuto conto dei rischi e dei disagi determinati dallo stop del traffico sull’importante infrastruttura viaria per quanto attiene in particolare ai residenti e alle imprese agricole e turistico-ricettive che hanno sede immediatamente oltre il Ponte Diana.

Diverse sono le criticità segnalate: dalla totale inadeguatezza e pericolosità della viabilità locale alternativa, ai rischi per l’imminente stagione antincendio in una zona di particolare pregio ambientale. Pur comprendendo le addotte ragioni riguardo i problemi strutturali del Ponte Diana, ci chiediamo come mai non si sia provveduto a potenziare la viabilità locale alternativa o a studiare altre soluzioni temporanee atte a garantire quantomeno l’apertura in sicurezza al traffico locale e leggero.

Al termine della manifestazione verrà redatto un documento con alcune richieste di chiarimenti e proposte che il gruppo di protesta inoltrerà al Prefetto, alla Regione, all’Anas e al Comune.

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